DECRETO N. 8/2009
IL
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
DI
TECNOLOGIE, INGEGNERIA E SCIENZE DELL’AMBIENTE E DELLE FORESTE
Vista la legge 9 maggio
1989, n. 168;
Visto lo
Statuto di questo Ateneo emanato con Decreto Rettorale del 29 luglio 1996, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 188 del 12 agosto 1996.
Visto l'art.
51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con il quale sono stati
istituiti gli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca da destinare
a dottori di ricerca o laureati in possesso di curriculum scientifico
professionale idoneo per lo svolgimento di attività di
ricerca;
Visto il
Decreto Ministeriale 11 febbraio 1998 con il quale il M.U.R.S.T. ha determinato l'importo e i criteri per
il conferimento degli assegni istituiti con il già citato art. 51, comma 6,
della legge 449/97;
Visto al
riguardo il Regolamento per il conferimento dei suindicati assegni, adottato dall’Università degli Studi
della Tuscia ed emanato con Decreto Rettorale n. 603
del 6 agosto 1998;
Visto il
Decreto Rettorale n. 951/00 del 1/8/2000 con il quale
sono state trasferite ai Direttori dei Dipartimenti tutte le competenze relative al conferimento degli assegni di ricerca;
Visto il
Decreto Rettorale n. 189/01 del 22/03/2001 con il quale è stato modificato l’art. 12 comma 2 del D.R. 603/1998 stabilendo che viene data pubblicità alla
selezione “mediante affissione del relativo bando all’albo dell’Ateneo e delle
strutture di ricerca assegnatarie nonché sul sito Internet dell’Ateneo
(http:/www.unitus.it)”;
Visto l’art. 5,
comma 1, della legge n. 289 del 27.12.2002 (finanziaria 2003), che dispone l’abrograzione della tassa IRAP sugli assegni di ricerca;
Visto il
Decreto Ministeriale 26 febbraio 2004 prot. n. 45/2004 con il quale il MIUR ha rivalutato, a far data
dal 1.1.2004, l’importo lordo annuo degli assegni di ricerca di cui al su
citato art. 51 comma 6, della legge 449/97;
Vista
la delibera del 25.03.2009, con la quale il Consiglio di Dipartimento ha approvato
l’attivazione di n. 1 assegno per collaborazione ad attività di ricerca dal
titolo “Cambiamenti climatici e foreste -
Risposte dendroecologiche in una rete nazionale di
foreste vetuste di faggio”, della durata di mesi tredici (13), dell’importo
annuo lordo di € 19.360,32 (diciannovemilatrecentosessanta/32),, oltre gli oneri previdenziali a carico dell’Ateneo. La
spesa complessiva per l’intera durata dell’assegno, pari a € 24.570,00 (ventiquattromilacinquecentosettanta/00) graverà completamente
sul Programma di ricerca di interesse nazionale - P.R.I.N. 2007 dal titolo “Dendroecologia
e caratterizzazione auxologico-strutturale in una
rete nazionale di foreste vetuste di faggio”, responsabile scientifico Prof. G. Piovesan, iscritto alla
voce F.S.4.05.02 “Cofin. MIUR ricerca int. Naz. ex 40% e altre ric.” del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario in
corso;
D E C R E T A
Art.
1
Concorso e numero dei posti
E’ indetta presso il Dipartimento di
tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambiente e delle Foreste dell’Università degli Studi della Tuscia selezione pubblica per titoli e
colloquio, per l'attribuzione di n. 1 (uno) assegno per collaborazione ad
attività di ricerca dal titolo “Cambiamenti
climatici e foreste - Risposte dendroecologiche in
una rete nazionale di foreste vetuste di faggio”, della durata di mesi
tredici (13), dell’importo lordo annuo di € 19.360,32 (diciannovemilatrecentosessanta/32),
oltre gli oneri previdenziali a carico dell’Ateneo.
L’attività di collaborazione alla ricerca riguarderà:
raccolta di dati dendroecologici in faggete vetuste
italiane, analisi dendroclimatologiche, predisposizione
di articoli e report scientifici.
Responsabile scientifico è il Prof. Gianluca Piovesan,
Responsabile altresì del Procedimento.
I
titoli ed il colloquio dei candidati dovranno vertere su materie attinenti al
programma di ricerca.
Art.
2
Trattamento fiscale, previdenziale e assicurativo
All’assegno di
cui al presente bando si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui
all'art. 4 della legge 13.8.1984, n. 476, e successive
modificazioni e integrazioni, nonché, in materia
previdenziale, quelle di cui all'art. 2, commi 26 e seguenti, della legge
8.8.1995, n. 335, come modificato dall'art. 59, comma 16,
della legge n. 449 del 27.12.1997.
L'Università provvede alle coperture
assicurative per infortuni e per responsabilità civile verso
terzi a favore di titolari degli assegni nell'ambito dell'espletamento
della loro attività di ricerca.
Art.
3
Requisiti generali di ammissione
Possono partecipare alla selezione pubblica
indetta per il conferimento dell’assegno coloro che abbiano
conseguito il titolo di dottore di ricerca e i laureati in possesso di
curriculum scientifico-professionale attinente all'attività di ricerca da
svolgere, con esclusione del personale di ruolo presso le Università, gli
Osservatori astronomici, astrofisici e Vesuviano, gli
enti pubblici e le istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del D.P.C.M. 30.12.1993, n. 593, e successive modificazioni ed
integrazioni, l'ENEA e l'ASI.
I partecipanti devono essere cittadini
italiani o appartenere all'Unione europea. Possono altresì partecipare alla
selezione i cittadini extracomunitari purché in possesso del titolo di dottore di ricerca. Per i partecipanti in possesso di titoli di
studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli
sarà deliberata dal Senato Accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare
ai titoli la traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei
titoli nel Paese dove sono stati conseguiti, rilasciata dall'Ambasciata
italiana del posto, nonché il relativo curriculum
degli studi e gli esami sostenuti.
I cittadini stranieri dovranno avere
adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la
presentazione della domanda di ammissione.
I candidati sono ammessi con riserva alla
selezione.
L'Amministrazione può disporre, in ogni
momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dalla procedura concorsuale
per difetto dei requisiti prescritti.
Art.
4
Domanda, termine di presentazione, titoli
e curriculum professionale
La domanda di ammissione
alla selezione, redatta in carta libera, deve essere indirizzata e presentata,
in busta chiusa, direttamente o a mezzo di raccomandata postale con avviso di
ricevimento al Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambiente e
delle Foreste - Università degli Studi della Tuscia - Via San Camillo de Lellis - 01100 Viterbo, entro il termine perentorio di
giorni trenta a decorrere dalla data di affissione del bando all'albo
dell'Ateneo e del Dipartimento. Sulla busta dovrà essere riportata la seguente
dicitura “Selezione pubblica per titoli e colloquio di cui al D.D.D. n. 8/2009 del 17.06.2009,
art. 1”, nonché il mittente.
Il bando sarà altresì pubblicato sul sito
Internet dell'Ateneo (http://www.unitus.it).
Si considerano prodotte in tempo utile le
domande spedite a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno entro il termine suindicato, purché pervenute al destinatario entro e non
oltre sette giorni dalla data di scadenza prefissata. A tal fine farà fede il
timbro a data dell'ufficio postale accettante.
Non saranno prese in considerazione le
domande non sottoscritte, quelle prive di dati anagrafici, quelle prive degli
allegati indicati nella domanda di ammissione, e
quelle che, per qualsiasi causa, dovessero essere presentate oltre il termine
prestabilito.
Tutte le comunicazioni riguardanti
la selezione indetta con il presente decreto verranno inoltrate agli
interessati a mezzo di raccomandata o di posta elettronica, che costituisce
atto ufficiale.
L'Amministrazione non assume
responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta
indicazione del recapito da parte del concorrente o da mancata, oppure tardiva,
comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.
I candidati potranno provvedere, a loro
spese, ed entro tre mesi dall’espletamento del concorso, al recupero delle
pubblicazioni e dei titoli presentati. Trascorso tale periodo l’Università
degli Studi della Tuscia non sarà in alcun modo responsabile della
documentazione suddetta.
Ai fini della valutazione il candidato
dovrà allegare alla domanda di partecipazione, in unico esemplare:
a)
certificato
di laurea con l'indicazione delle votazioni riportate nei singoli esami di
profitto e nell'esame di laurea,
b)
certificato
comprovante l'acquisizione del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto
superamento dell'esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di
ricerca con l'indicazione del corso seguito, qualora posseduto,
c)
documenti
e titoli, unitamente ad un elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini
della selezione (diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia
o all'estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che
all'estero, ecc..),
d)
pubblicazioni
e relativo elenco, tesi di laurea attinente, ecc.
e)
curriculum
della propria attività scientifica e professionale.
Non saranno valutati titoli eventualmente
già prodotti a questa o altra Amministrazione ai quali dovesse
essere fatto riferimento, né titoli che dovessero pervenire a questo
Dipartimento dopo il termine per la presentazione della domanda di ammissione.
I titoli devono essere prodotti in carta
libera.
Le pubblicazioni sono valide ai fini
della valutazione anche se prodotte in semplice fotocopia, purché siano evidenti l'autore, l'editore, il titolo dell'opera, il
luogo di pubblicazione ed il numero dell'opera da cui sono ricavate, ovvero le
informazioni equivalenti che consentano l'identificazione dell'opera.
Per i lavori stampati all'estero deve,
altresì, risultare la data di pubblicazione. Per i
lavori stampati in Italia devono essere adempiuti gli obblighi previsti
dall'art. 1 del decreto legislativo luogotenenziale 31.8.1945, n. 660.
I candidati
cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione
europea possono dimostrare la conformità all’originale dei documenti e titoli
di cui ai punti a), b) e c) mediante dichiarazione sostitutiva come previsto
dall’art. 2 del D.P.R. 20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne il
possesso mediante la forma delle dichiarazioni sostitutive consentite dagli
articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
A tali fini i
candidati possono compilare gli allegati 2 e 3 al presente bando.
Art. 5
Dichiarazioni da formulare nella domanda
Nella domanda il candidato, oltre al
cognome, al nome, ed al preciso domicilio eletto ai fini della partecipazione
alla procedura, deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, a pena di esclusione:
a)
la
data ed il luogo di nascita;
b)
la
cittadinanza posseduta;
c)
il
possesso del titolo di studio richiesto dall'art. 3 del bando ai fini
dell'ammissione con l'indicazione dell'Università che lo ha rilasciato e la
data di conseguimento.
d)
di
avere adeguata conoscenza della lingua italiana (solo per i cittadini
stranieri);
e)
di
non essere dipendente di ruolo delle Università, degli Osservatori astronomici,
astrofisici e Vesuviano, degli enti pubblici e delle
istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del D.P.C.M.
30 dicembre 1993, n. 593, e successive modificazioni ed integrazioni, dell'ENEA
e dell'ASI.
Ai sensi dell'art. 3 della legge 15.5.97,
n. 127, la firma del candidato in calce alla domanda di partecipazione alla
selezione non è soggetta ad autenticazione.
I candidati portatori di handicap, ai
sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta in relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio
necessario per poter sostenere il colloquio.
Art.
6
Selezione e formazione delle graduatorie
La selezione è per titoli e colloquio.
Ai titoli sono riservati 40 punti e al
colloquio 60 punti.
La commissione, alla prima riunione,
stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei titoli e del colloquio da
formalizzare nei relativi verbali al fine di assegnare i relativi punteggi.
La valutazione dei titoli, previa
individuazione dei criteri generali, è effettuata da
parte della commissione giudicatrice prima del colloquio.
I candidati saranno ammessi a sostenere
il colloquio se avranno conseguito nella valutazione dei titoli una votazione
di almeno 10 punti dei 40 disponibili.
I risultati della valutazione dei titoli
saranno resi noti ai candidati mediante affissione all'albo ufficiale del Dipartimento.
Limitatamente ai candidati ammessi a
sostenere il colloquio, il punteggio riportato nella valutazione dei titoli verrà comunicato anche contestualmente alla convocazione a
sostenere il colloquio.
Il colloquio verterà su argomenti
attinenti il programma di ricerca per il quale è stato
bandito l'assegno.
Per il colloquio la
commissione ha a disposizione 60 punti; la prova non si intenderà superata se
il candidato non avrà conseguito almeno 15 punti dei 60 disponibili.
La notizia del luogo, del giorno e
dell'ora in cui si terrà il colloquio verrà data ai
candidati almeno venti giorni prima dello svolgimento dello stesso, con lettera
raccomandata o mediante comunicazione di posta elettronica, che costituisce
atto ufficiale.
Per avere accesso all'aula ove si
svolgerà il colloquio, i candidati dovranno essere muniti di un documento di
riconoscimento valido ai sensi delle vigenti disposizioni.
Al termine di ogni
seduta dedicata al colloquio la commissione redige l'elenco dei candidati
esaminati con i voti da ciascuno riportati che, sottoscritto dal presidente e
dal segretario, sarà affisso all'albo della sede d'esame.
Al termine delle selezioni la commissione
formula una graduatoria di merito in ordine
decrescente sommando il punteggio dei titoli a quello del colloquio.
In caso di parità di punteggio tra due o
più candidati avrà la precedenza in graduatoria il più
giovane di età.
L’assegno di ricerca, così come
determinato dall'art. 1 del presente bando, è conferito al candidato vincitore
della selezione.
Nel caso di rinuncia dell’assegnatario o
di risoluzione per mancata accettazione dell'assegno, l’assegno può essere
conferito al candidato che sia risultato idoneio secondo l'ordine della relativa graduatoria.
La graduatoria sarà approvata con decreto
del Direttore del Dipartimento e sarà affissa all'albo del Dipartimento.
Art.
7
Commissione esaminatrice
La commissione giudicatrice, nominata con
Decreto del Direttore del Dipartimento, sarà composta ai sensi dell'art. 15 del
Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca.
Al termine dei lavori, che dovranno concludersi entro sessanta giorni, la commissione redigerà
apposito verbale contenente i criteri di valutazione, i giudizi, il punteggio
complessivo attribuito a ciascun candidato e la graduatoria di merito.
Il giudizio della commissione è
insindacabile nel merito.
Al fine di garantire la pubblicità riguardo
alla composizione della commissione giudicatrice, il decreto di nomina delle
stesse verrà affisso all'albo ufficiale del
Dipartimento.
Art.
8
Conferimento degli assegni di ricerca
Il vincitore della selezione instaura,
mediante stipula di un contratto, un rapporto di lavoro autonomo di diritto
privato. Tale rapporto non rientra nella configurazione istituzionale della
docenza universitaria e del ruolo dei ricercatori universitari e quindi non può
avere effetto utile ai fini dell'assunzione nei ruoli del personale delle università e istituti universitari italiani.
Il contratto di cui al presente articolo
sarà sottoscritto dal vincitore e dal Direttore del Dipartimento.
L’assegno decorre improrogabilmente dal 1°
giorno del mese successivo a quello in cui è stato stipulato il contratto. Il
pagamento è effettuato in rate mensili posticipate, di uguale
ammontare.
Il pagamento dell'ultima rata
dell'assegno è subordinato al deposito presso la Segreteria amministrativa del
Dipartimento della relazione prevista al secondo comma dell'art. 19 del
Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca. Tale relazione, debitamente vidimata dal responsabile dell’attività
di ricerca, dovrà essere preventivamente sottoposta alla valutazione da parte
del Consiglio di Dipartimento.
L'assegnista di
ricerca sarà tenuto a rispettare gli adempimenti previsti dal Regolamento per
il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
Copia del Regolamento suddetto sarà
consegnata a ciascun titolare di assegno all'atto
della stipula del contratto.
Decadono dal diritto all'assegno per la
collaborazione ad attività di ricerca coloro che, entro il termine fissato
dall'Amministrazione, non dichiarino di accettarlo o
non assumano servizio nel termine stabilito.
Possono essere giustificati soltanto i
ritardi dovuti a gravi motivi debitamente documentati. Eventuali differimenti
della data di inizio del periodo di godimento
dell'assegno verranno consentiti ai vincitori che dimostrino di dover
soddisfare obblighi militari o di trovarsi nelle condizioni previste per le
lavoratrici madri (legge 30.12.1971, n. 1204).
Coloro che, alla data di ricezione della
lettera di conferimento dell'assegno si trovano in
servizio militare sono tenuti ad esibire all'Amministrazione un certificato
dell'autorità militare, nel quale dovrà essere anche indicata la data
presumibile in cui avrà termine il servizio stesso. Il titolare dell'assegno
dovrà comunque iniziare l'attività di ricerca dal
primo giorno del mese successivo a quello di congedo. In mancanza sarà
dichiarato decaduto.
Nei confronti del titolare di assegno, che dopo aver iniziato l'attività di ricerca in
programma non la prosegua, senza giustificato motivo, regolarmente ed
ininterrottamente, per l'intera durata dell'assegno, o che si renda
responsabile di gravi e ripetute mancanze, è avviata la procedura prescritta
per dichiarare la risoluzione del rapporto prevista dall'art. 18 del
Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca.
Art.
9
Disciplina del cumulo, incompatibilità, aspettative e interruzioni.
Gli assegni non possono essere cumulati
con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con quelle
concesse da altre istituzioni nazionali o straniere utili a
integrare, con soggiorni all'estero, l'attività di ricerca dei titolari di
assegni.
L'assegno è individuale ed indivisibile.
I beneficiari non possono cumularlo - a pena di decadenza - con i proventi da
attività professionali o rapporto di lavoro svolti in modo continuativo.
Pertanto, per tutta la durata dell'assegno, è inibito l'esercizio di attività libero-professionali o lo svolgimento in modo
continuativo di rapporti di lavoro.
I titolari di assegni
non possono svolgere incarichi di docenza universitaria, ufficiale o
integrativa, conferiti, mediante contratto, ai sensi dell'art. 25 o art. 100,
lettera d), del D.P.R. 11.7.1980, n. 382 e successive modificazioni e
integrazioni, e dell'art. 1, comma 32, della legge 28.12.1996, n. 549, nonché quelli di cui all'art. 4 del D.P.R. 162/1980.
Lo svolgimento delle attività di cui ai commi 1, 2 e 3 comporta la decadenza dal contratto.
Fermo restando l'integrale assolvimento
dei propri compiti i titolari di assegni possono
chiedere, in via eccezionale, di svolgere incarichi esterni, previa
autorizzazione dell'organo collegiale di direzione della struttura di afferenza, sentito il parere del responsabile dell'attività
di ricerca, a condizione che l'incarico:
a)
sia
occasionale e di breve durata,
b)
non
comporti un conflitto di interessi con la specifica attività di ricerca svolta
dal titolare di assegno,
c)
in
relazione alle attività svolte non rechi, comunque, pregiudizio all'Ateneo.
I titolari degli assegni che intendono
svolgere, ovvero continuare a svolgere, un'attività lavorativa comportante
prestazioni rese a titolo gratuito presso associazioni di volontariato o
cooperative a carattere socio-assistenziale senza scopo di lucro, possono espletare tale attività senza bisogno di preventiva
autorizzazione, fermo restando, in ogni caso, l'integrale assolvimento dei
propri compiti di ricerca.
Il titolare di assegno
in servizio presso pubbliche amministrazioni può essere collocato in
aspettativa senza assegni per il periodo di durata dell'assegno.
L'attività di ricerca e l'assegno possono
essere sospesi per servizio militare e civile di leva, gravidanza e malattia,
fermo restando che l'intera durata dell'assegno non può essere ridotta a causa
delle suddette sospensioni.
Non costituisce sospensione e,
conseguentemente, non va recuperato un periodo complessivo di
assenza giustificata non superiore a 30 giorni in un anno.
Art.
10
Frequenza dei titolari di
assegni ai corsi di dottorato di ricerca
Il titolare di assegno
può frequentare corsi di dottorato di ricerca con sede amministrativa presso
l'Università degli Studi della Tuscia o presso Università ad essa consorziate
anche in deroga al numero determinato, ai sensi dell'art. 70 del D.P.R.
11.7.1982, n. 382, fermo restando il superamento delle prove di ammissione al
dottorato medesimo.
A tal fine, il Senato Accademico, su proposta motivata del Coordinatore responsabile del corso
di dottorato di ricerca approvata dal Consiglio del Dipartimento presso il
quale afferisce il corso, stabilisce, per ogni ciclo
attivato previa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il numero massimo dei
posti in soprannumero da riservare ai titolari di assegni ammessi a frequentare
i corsi di dottorato.
I titolari di assegno,
vincitori del concorso di ammissione al dottorato di ricerca non usufruiscono
delle corrispondenti borse di studio che vengono devolute - nel limite dei
posti soprannumerari di cui al precedente comma - agli idonei utilmente
collocati nelle graduatorie di merito del dottorato di ricerca.
Art.
11
Modalità e procedure per il rinnovo
L’assegno di cui al presente bando potrà
essere rinnovato con lo stesso contraente nel limite massimo previsto dall'art.
2 del Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad
attività di ricerca.
L'eventuale rinnovo, sulla base delle
esigenze della struttura alla quale afferisce il
programma di ricerca, dovrà essere richiesto dal responsabile dell'attività di
ricerca medesima almeno tre mesi prima della scadenza del contratto.
Per le modalità e le procedure valgono le
medesime disposizioni di cui agli artt. 5 - secondo comma, 10 e 11 del Regolamento per il conferimento
degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
Per quanto non espressamente previsto dal
presente bando valgono le disposizioni del Regolamento di Ateneo
per il conferimento degli assegni di ricerca e le norme previste in materia.
Viterbo, 17 giugno 2009
IL
DIRETTORE DI DIPARTIMENTO
F.to Prof.
Ing. Antonio Leone
Allegato 1
SCHEMA DA SEGUIRE
NELLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA
(da
presentare in carta libera)
Al
Direttore del Dipartimento di
tecnologie,
ingegneria e scienze
dell’Ambiente
e delle Foreste
Università degli Studi
della Tuscia
Via San Camillo de Lellis
01100 Viterbo
Il sottoscritto (1) ……………………………..…………… nato a ………………………………. (provincia
di ……. ) il ……………… e residente in …………..………………………………..
c.a.p. ……….. (provincia di ……..) Via ………..………………………………….……
n. …….. tel. ………………... , indirizzo di posta
elettronica ………………………………………………………………………
C H I E D E
di essere ammesso
alla selezione pubblica, per titoli e colloquio, indetta con D.D.D. n. 8/2009 del 17.06.2009, per l'attribuzione di un
assegno per collaborazione ad attività di ricerca dal titolo “Cambiamenti climatici e foreste - Risposte dendroecologiche
in una rete nazionale di foreste vetuste di faggio“, di cui all’art. 1 del
bando di concorso.
A tal fine lo scrivente dichiara sotto la
propria responsabilità:
·
di
essere cittadino italiano (2)
o di uno Stato membro dell’Unione Europea o cittadino extracomunitario;
·
di
essere in possesso del Diploma di Laurea in (3) ………………….. conseguito
in data ………….. presso l'Università di …………………………………….. con il punteggio
di……………;
·
di
essere in possesso del Diploma di Dottore di Ricerca in (3)
…………………………………. conseguito il …………………… (ovvero di aver
superato in data ……………. l'esame finale per il
conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in …………………………..……………..) presso
l'Università di …………..………………………………………., sede amministrativa del dottorato;
·
di
non essere dipendente di ruolo degli Enti indicati al primo comma dell'art. 3
del bando;
·
di
richiedere i seguenti benefici di cui alla legge 104/92 …………………………………………………..
A tal fine
allega certificazione relativa al proprio handicap;
·
di
avere adeguata conoscenza della lingua italiana (limitatamente ai cittadini
stranieri).
Il
sottoscritto allega:
§
certificato
di laurea con l'indicazione delle votazioni riportate nei singoli esami di
profitto e nell'esame di laurea;
§
certificato
comprovante l'acquisizione del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto
superamento dell'esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di
ricerca con l'indicazione del corso seguito;
§
documenti
e titoli, unitamente ad un elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini
della selezione (diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia
o all'estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che
all'estero, ecc..);
§
pubblicazioni
e relativo elenco, tesi di laurea, ecc.;
§
curriculum
della propria attività scientifica e professionale.
Il
sottoscritto chiede inoltre che tutte le comunicazioni relative
alla presente selezione siano inviate al seguente indirizzo,
impegnandosi a segnalare tempestivamente ogni variazione del medesimo:
- nome e cognome;
- via ..................... n. ... tel. ...../..........;
- C.A.P. ...... città
....................... (provincia ........)
- e-mail ……………………………………………
Data ......................
Firma .....................
=============================
(1) Le donne sposate devono
indicare nell'ordine: cognome da nubile, cognome del
marito, nome;
(2) ovvero di essere equiparato ai
cittadini dello Stato in quanto italiano non appartenente alla Repubblica;
(3) per i partecipanti in
possesso di titoli di studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli
sarà deliberata dal senato accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare
ai titoli la traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei
titoli nel Paese dove sono stati conseguiti, rilasciata dall'Ambasciata
italiana del posto, nonché‚ il relativo curriculum
degli studi e gli esami sostenuti.
N.B. I
candidati cittadini italiani o di altro Stato membro
dell’Unione europea possono dimostrare la conformità all’originale dei
documenti e dei titoli mediante dichiarazione sostitutiva come previsto
dall’art. 2 del D.P.R. 20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne il
possesso mediante la forma delle dichiarazioni sostitutive consentite dagli
art. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
A tali fini i
candidati possono compilare gli allegati 2 e 3 al presente bando.
Allegato 2
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(Art. 46 D.P.R. 445/2000)
IL
SOTTOSCRITTO
Cognome
_________________________________________________________________________
(per le donne indicare il cognome da nubile)
nome _______________________________ codice fiscale __________________________________
nato a _____________________________ (provincia ______________ ) il ____________________
attualmente residente a
________________________________________ (provincia ______________)
indirizzo ___________________________________ c.a.p. ____________ telefono n. ____________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai
sensi degli articoli 483, 495, 496 del codice penale e delle leggi speciali in
materia
DICHIARA
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il
dichiarante
Allegato 3
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’ (*)
(Art. 47 D.P.R. 445/2000)
IL
SOTTOSCRITTO
Cognome _________________________________________________________________________
(per le donne indicare il cognome da nubile)
nome _______________________________ codice fiscale __________________________________
nato a _____________________________ (provincia ______________ ) il ____________________
attualmente residente a
________________________________________ (provincia ______________)
indirizzo ___________________________________ c.a.p. ____________ telefono n. ____________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai
sensi degli articoli 483, 495, 496 del codice penale e delle leggi speciali in
materia
DICHIARA
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il
dichiarante
(*) E’ obbligatorio allegare fotocopia di documento di
identità valido.