DECRETO N. 11/2009
IL
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
DI
TECNOLOGIE, INGEGNERIA E SCIENZE DELL’AMBIENTE E DELLE FORESTE
Vista la legge 9 maggio
1989, n. 168;
Visto lo
Statuto di questo Ateneo emanato con Decreto Rettorale
del 29 luglio 1996, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 12 agosto
1996.
Visto l'art. 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con il
quale sono stati istituiti gli assegni per la collaborazione ad attività di
ricerca da destinare a dottori di ricerca o laureati in possesso di curriculum
scientifico professionale idoneo per lo svolgimento di attività di ricerca;
Visto il
Decreto Ministeriale 11 febbraio 1998 con il quale il M.U.R.S.T.
ha determinato l'importo e i criteri per il conferimento degli assegni
istituiti con il già citato art. 51, comma 6, della
legge 449/97;
Visto al
riguardo il Regolamento per il conferimento dei
suindicati assegni, adottato dall’Università degli Studi della Tuscia ed
emanato con Decreto Rettorale n. 603 del 6 agosto 1998;
Visto il
Decreto Rettorale n. 951/00 del 1/8/2000 con il quale
sono state trasferite ai Direttori dei Dipartimenti tutte le competenze
relative al conferimento degli assegni di ricerca;
Visto il
Decreto Rettorale n. 189/01 del 22/03/2001 con il quale è stato modificato
l’art. 12 comma 2 del D.R.
603/1998 stabilendo che viene data pubblicità alla selezione “mediante
affissione del relativo bando all’albo dell’Ateneo e delle strutture di ricerca
assegnatarie nonché sul sito Internet dell’Ateneo (http:/www.unitus.it)”;
Visto l’art. 5,
comma 1, della legge n. 289 del 27.12.2002 (finanziaria 2003), che dispone l’abrograzione della tassa IRAP sugli assegni di ricerca;
Visto il
Decreto Ministeriale 26 febbraio 2004 prot. n. 45/2004 con il quale il MIUR ha rivalutato, a far data
dal 1.1.2004, l’importo lordo annuo degli assegni di ricerca di cui al su
citato art. 51 comma 6, della legge 449/97;
Vista la
delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell’11.06.2009 in merito alla ripartizione del
cofinanziamento MIUR-Ateneo per gli assegni di
ricerca anno 2009;
Vista
la delibera del 10.09.2009, con la quale il Consiglio
di Dipartimento ha destinato la quota di cofinanziamento MIUR-Ateneo
assegnata al D.A.F., di complessivi € 21.134,21, all’attivazione
di
- n. 1 assegno per collaborazione ad
attività di ricerca dal titolo “Pianificazione,
ambiente e paesaggio: evoluzione storica dell’uso del territorio e conseguenti
processi ambientali”, di durata annuale, dell’importo annuo lordo di € 16.138,00
(sedicimilacentotrentotto/00), oltre gli oneri previdenziali a carico
dell’Ateneo. La spesa complessiva pari a € 18.905,13 (diciottomilanovecentocinque/13)
graverà per € 10.567,10 sulla quota di cofinanziamento MIUR-Ateneo
anno 2009 e per € 8.338,03 sul contributo di ricerca concesso dal Consorzio
Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per
l’Ambiente - CURSA, di cui è responsabile scientifico il Prof. Ing. A. Leone;
- n. 1 assegno per collaborazione ad
attività di ricerca dal titolo “Ricerche paleo-dendro-ecologiche in ambienti mediterranei del Lazio”,
di durata annuale, dell’importo annuo lordo di € 16.138,00
(sedicimilacentotrentotto/00), oltre gli oneri previdenziali a carico
dell’Ateneo. La spesa complessiva pari a € 18.905,13
(diciottomilanovecentocinque/13) graverà per € 10.567,10 sulla quota di cofinanziamento
MIUR-Ateneo anno 2009, per € 8.338,03 sui contributi
di Ricerca concessi dall’Ente Monumento Naturale Lago di Fondi, di cui è responsabile
scientifico il Prof. G. Piovesan;
D E C R E T A
Art. 1
Concorso e numero dei posti
Sono indette presso il Dipartimento di
tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambiente e delle Foreste dell’Università
degli Studi della Tuscia selezioni pubbliche per titoli e colloquio, per
l'attribuzione di
a) n. 1 (uno) assegno per collaborazione
ad attività di ricerca, di durata annuale, dal titolo “Pianificazione, ambiente e paesaggio: evoluzione storica dell’uso del
territorio e conseguenti processi ambientali”, dell’importo lordo annuo di
€ 16.138,00 (sedicimilacentotrentotto/00), oltre gli oneri previdenziali a
carico dell’Ateneo.
L’attività di collaborazione alla ricerca riguarderà:
la prosecuzione delle ricerche già avviate dal Dipartimento sul bacino del fiume
Marta, con il completamento del sistema informativo territoriale finalizzato
all'analisi degli impatti dell'uso del territorio sui fenomeni di piena e la
qualità delle acque del fiume.
Responsabile scientifico è il Prof. Ing.
Antonio Leone, Responsabile altresì del Procedimento.
I
titoli ed il colloquio dei candidati dovranno vertere
su materie attinenti al programma di ricerca.
b) N. 1 (uno) assegno
per collaborazione ad attività di ricerca, di durata annuale, dal titolo “Ricerche paleo-dendro-ecologiche
in ambienti mediterranei del Lazio”, dell’importo lordo annuo di €
16.138,00 (sedicimilacentotrentotto/00), oltre gli oneri previdenziali a carico
dell’Ateneo;
L’attività di collaborazione alla ricerca riguarderà: l’analisi
pollinica di carote di sedimento e di lettura degli anelli degli
alberi (dendrocronologia), l’elaborazione statistica delle serie.
Responsabile scientifico è il Prof. Gianluca
Piovesan, Responsabile altresì del Procedimento.
I
titoli ed il colloquio dei candidati dovranno vertere su materie attinenti al
programma di ricerca.
Art. 2
Trattamento fiscale, previdenziale e
assicurativo
Agli assegni di cui al presente bando si
applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui all'art. 4 della legge 13.8.1984, n. 476, e successive modificazioni
e integrazioni, nonché, in materia previdenziale, quelle di cui all'art. 2,
commi 26 e seguenti, della legge 8.8.1995, n. 335, come modificato dall'art.
59, comma 16, della legge n. 449 del 27.12.1997.
L'Università provvede alle coperture
assicurative per infortuni e per responsabilità civile verso
terzi a favore di titolari degli assegni nell'ambito dell'espletamento
della loro attività di ricerca.
Art. 3
Requisiti generali di ammissione
Possono partecipare alle selezioni pubbliche
indette per il conferimento degli assegni coloro che abbiano
conseguito il titolo di dottore di ricerca e i laureati in possesso di
curriculum scientifico-professionale attinente all'attività di ricerca da
svolgere, con esclusione del personale di ruolo presso le Università, gli
Osservatori astronomici, astrofisici e Vesuviano, gli enti pubblici e le
istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del D.P.C.M.
30.12.1993, n. 593, e successive modificazioni ed integrazioni, l'ENEA e l'ASI.
I partecipanti devono essere cittadini
italiani o appartenere all'Unione europea. Possono altresì partecipare alla
selezione i cittadini extracomunitari purché in possesso del titolo di dottore di ricerca. Per i partecipanti in possesso di titoli di
studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli
sarà deliberata dal Senato Accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare
ai titoli la traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei
titoli nel Paese dove sono stati conseguiti,
rilasciata dall'Ambasciata italiana del posto, nonché il relativo curriculum
degli studi e gli esami sostenuti.
I cittadini stranieri dovranno avere
adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la
presentazione della domanda di ammissione.
I candidati sono ammessi con riserva alla
selezione.
L'Amministrazione può disporre, in ogni
momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dalla procedura concorsuale
per difetto dei requisiti prescritti.
Art. 4
Domanda, termine di presentazione, titoli
e curriculum professionale
I candidati che intendono partecipare a
più selezioni sono tenuti a presentare una distinta domanda di ammissione per
ciascun programma di ricerca previsto nel presente bando.
La domanda di ammissione alla selezione,
redatta in carta libera, deve essere indirizzata e presentata, in busta chiusa,
direttamente o a mezzo di raccomandata postale con
avviso di ricevimento al Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze
dell’Ambiente e delle Foreste - Università degli Studi della Tuscia - Via San
Camillo de Lellis - 01100 Viterbo, entro il termine
perentorio di giorni trenta a decorrere dalla data di affissione del bando
all'albo dell'Ateneo e del Dipartimento. Sulla busta dovrà essere riportata la
seguente dicitura “Selezione pubblica per titoli e colloquio di cui al D.D.D. n. 11/2009 del 21.09.2009,
art. 1, lett. ..….”, nonché il mittente.
Il bando sarà altresì pubblicato sul sito
Internet dell'Ateneo (http://www.unitus.it).
Si considerano prodotte in tempo utile le
domande spedite a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno entro il termine
suindicato, purché pervenute al destinatario entro e non oltre sette giorni
dalla data di scadenza prefissata. A tal fine farà fede il timbro a data
dell'ufficio postale accettante.
Non saranno prese in considerazione le
domande non sottoscritte, quelle prive di dati anagrafici, quelle prive degli allegati indicati nella domanda di ammissione, e
quelle che, per qualsiasi causa, dovessero essere presentate oltre il termine
prestabilito.
Tutte le comunicazioni riguardanti le
selezioni indette con il presente decreto verranno
inoltrate agli interessati a mezzo di raccomandata o di posta elettronica, che
costituisce atto ufficiale.
L'Amministrazione non assume responsabilità
per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del
recapito da parte del concorrente o da mancata, oppure tardiva, comunicazione
del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso
fortuito o a forza maggiore.
I candidati potranno provvedere, a loro
spese, ed entro tre mesi dall’espletamento del concorso, al recupero delle
pubblicazioni e dei titoli presentati. Trascorso tale periodo l’Università
degli Studi della Tuscia non sarà in alcun modo responsabile della
documentazione suddetta.
Ai fini della valutazione il candidato
dovrà allegare alla domanda di partecipazione, in unico esemplare:
a)
certificato
di laurea con l'indicazione delle votazioni riportate nei singoli esami di
profitto e nell'esame di laurea,
b)
certificato
comprovante l'acquisizione del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto
superamento dell'esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di
ricerca con l'indicazione del corso seguito, qualora posseduto,
c)
documenti
e titoli, unitamente ad un elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini
della selezione (diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia
o all'estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che
all'estero, ecc..),
d)
pubblicazioni
e relativo elenco, tesi di laurea attinente, ecc.
e)
curriculum
della propria attività scientifica e professionale.
Non saranno valutati titoli eventualmente
già prodotti a questa o altra Amministrazione ai quali
dovesse essere fatto riferimento, né titoli che dovessero pervenire a questo
Dipartimento dopo il termine per la presentazione della domanda di ammissione.
I titoli devono essere prodotti in carta
libera.
Le pubblicazioni sono valide ai fini
della valutazione anche se prodotte in semplice fotocopia, purché siano
evidenti l'autore, l'editore, il titolo dell'opera, il luogo di pubblicazione ed il numero dell'opera da cui sono ricavate, ovvero le
informazioni equivalenti che consentano l'identificazione dell'opera.
Per i lavori stampati all'estero deve, altresì, risultare la data di pubblicazione.
Per i lavori stampati in Italia devono essere adempiuti gli obblighi previsti
dall'art. 1 del decreto legislativo luogotenenziale 31.8.1945, n. 660.
I candidati
cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea possono
dimostrare la conformità all’originale dei documenti e titoli di cui ai punti
a), b) e c) mediante dichiarazione sostitutiva come previsto dall’art. 2 del D.P.R. 20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne
il possesso mediante la forma delle dichiarazioni sostitutive consentite dagli
articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
A tali fini i
candidati possono compilare gli allegati 2 e 3 al presente bando.
Art. 5
Dichiarazioni da formulare nella domanda
Nella domanda il candidato, oltre al
cognome, al nome, ed al preciso domicilio eletto ai
fini della partecipazione alla procedura, deve dichiarare, sotto la propria
responsabilità, a pena di esclusione:
a)
la
data ed il luogo di nascita;
b)
la
cittadinanza posseduta;
c)
il
possesso del titolo di studio richiesto dall'art. 3 del bando ai fini
dell'ammissione con l'indicazione dell'Università che lo ha rilasciato e la
data di conseguimento.
d)
di
avere adeguata conoscenza della lingua italiana (solo per i cittadini
stranieri);
e)
di
non essere dipendente di ruolo delle Università, degli Osservatori astronomici,
astrofisici e Vesuviano, degli enti pubblici e delle istituzioni di ricerca di
cui all'art. 8 del D.P.C.M. 30 dicembre 1993, n. 593,
e successive modificazioni ed integrazioni, dell'ENEA e dell'ASI.
Ai sensi dell'art. 3 della legge 15.5.97,
n. 127, la firma del candidato in calce alla domanda di partecipazione alla
selezione non è soggetta ad autenticazione.
I candidati portatori di handicap, ai
sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dovranno
fare esplicita richiesta in relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio
necessario per poter sostenere il colloquio.
Art. 6
Selezione e formazione delle graduatorie
Le selezioni sono per titoli e colloquio.
Ai titoli sono riservati 40 punti e al colloquio 60 punti.
Ciascuna commissione, alla prima riunione,
stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei
titoli e del colloquio da formalizzare nei relativi verbali al fine di
assegnare i punteggi.
La valutazione dei titoli, previa
individuazione dei criteri generali, è effettuata da
parte di ciascuna commissione giudicatrice prima del colloquio.
I candidati saranno ammessi a sostenere
il colloquio se avranno conseguito nella valutazione dei titoli una votazione
di almeno 10 punti dei 40 disponibili.
I risultati della valutazione dei titoli
saranno resi noti ai candidati mediante affissione all'albo ufficiale del
Dipartimento.
Limitatamente ai candidati ammessi a
sostenere il colloquio, il punteggio riportato nella valutazione dei titoli verrà comunicato anche contestualmente alla convocazione a
sostenere il colloquio.
Il colloquio verterà su argomenti
attinenti il programma di ricerca per il quale è stato bandito l'assegno.
Per il colloquio ciascuna commissione ha
a disposizione 60 punti; la prova non si intenderà
superata se il candidato non avrà conseguito almeno 15 punti dei 60
disponibili.
La notizia del luogo,
del giorno e dell'ora in cui si terrà il colloquio verrà data ai candidati
almeno venti giorni prima dello svolgimento dello stesso, con lettera
raccomandata o mediante posta elettronica, che costituisce atto ufficiale.
Per avere accesso all'aula ove si
svolgerà il colloquio, i candidati dovranno essere muniti di un documento di
riconoscimento valido ai sensi delle vigenti disposizioni.
Al termine di ogni seduta dedicata al
colloquio ciascuna commissione redige l'elenco dei candidati esaminati con i
voti da ciascuno riportati che, sottoscritto dal presidente e dal segretario, sarà affisso all'albo della sede d'esame.
A conclusione delle selezioni ciascuna
commissione formula una graduatoria di merito in ordine decrescente sommando il
punteggio dei titoli a quello del colloquio.
In caso di parità di punteggio tra due o
più candidati avrà la precedenza in graduatoria il più giovane di età.
Gli assegni di ricerca, così come
determinati dall'art. 1 del presente bando, sono conferiti
ai candidati vincitori delle selezioni.
Nel caso di rinuncia degli assegnatari o
di risoluzione per mancata accettazione degli assegni, gli stessi possono essere
conferiti ai candidati che siano risultati idonei
secondo l'ordine delle relative graduatorie.
Ciascuna graduatoria sarà approvata con
decreto del Direttore del Dipartimento e sarà affissa all'albo del
Dipartimento.
Art. 7
Commissione esaminatrice
Le commissioni giudicatrici, una per ogni
selezione del presente bando, nominate con Decreto del Direttore del
Dipartimento, saranno composte ai sensi dell'art. 15
del Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad
attività di ricerca.
Al termine dei lavori, che dovrà avvenire
entro sessanta giorni dalla nomina, ciascuna commissione redigerà apposito verbale contenente i criteri di valutazione, i
giudizi, il punteggio complessivo attribuito a ciascun candidato e la
graduatoria di merito.
Il giudizio di ciascuna commissione è
insindacabile nel merito.
Al fine di garantire la pubblicità riguardo
alla composizione delle commissioni giudicatrici, il decreto di nomina delle
stesse verrà affisso all'albo ufficiale del
Dipartimento.
Art. 8
Conferimento degli assegni di ricerca
Il vincitore di ciascuna selezione
instaura, mediante stipula di un contratto, un
rapporto di lavoro autonomo di diritto privato. Tale rapporto non rientra nella
configurazione istituzionale della docenza universitaria e del ruolo dei
ricercatori universitari e quindi non può avere effetto utile ai fini
dell'assunzione nei ruoli del personale delle
università e istituti universitari italiani.
Ogni contratto sarà sottoscritto dal
vincitore e dal Direttore del Dipartimento.
L’assegno decorre improrogabilmente dal 1°
giorno del mese successivo a quello in cui è stato stipulato il contratto. Il
pagamento è effettuato in rate mensili posticipate, di uguale ammontare.
Il pagamento dell'ultima rata
dell'assegno è subordinato al deposito presso la Segreteria amministrativa del
Dipartimento della relazione prevista al secondo comma dell'art. 19 del
Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca. Tale relazione, debitamente vidimata dal responsabile dell’attività
di ricerca, dovrà essere preventivamente sottoposta alla valutazione da parte
del Consiglio di Dipartimento.
L'assegnista di ricerca sarà tenuto a
rispettare gli adempimenti previsti dal Regolamento per il conferimento degli
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
Copia del Regolamento suddetto sarà
consegnata a ciascun titolare di assegno all'atto della stipula
del contratto.
Decadono dal diritto all'assegno per la
collaborazione ad attività di ricerca coloro che, entro il termine fissato
dall'Amministrazione, non dichiarino di accettarlo o non assumano servizio nel
termine stabilito.
Possono essere giustificati soltanto i
ritardi dovuti a gravi motivi debitamente documentati. Eventuali differimenti
della data di inizio del periodo di godimento
dell'assegno verranno consentiti ai vincitori che dimostrino di dover
soddisfare obblighi militari o di trovarsi nelle condizioni previste per le
lavoratrici madri (legge 30.12.1971, n. 1204).
Coloro che, alla data di ricezione della
lettera di conferimento dell'assegno si trovano in servizio militare sono
tenuti ad esibire all'Amministrazione un certificato
dell'autorità militare, nel quale dovrà essere anche indicata la data
presumibile in cui avrà termine il servizio stesso. Il titolare dell'assegno
dovrà comunque iniziare l'attività di ricerca dal primo giorno del mese
successivo a quello di congedo. In mancanza sarà dichiarato decaduto.
Nei confronti del titolare di assegno,
che dopo aver iniziato l'attività di ricerca in programma non la prosegua,
senza giustificato motivo, regolarmente ed
ininterrottamente, per l'intera durata dell'assegno, o che si renda
responsabile di gravi e ripetute mancanze, è avviata la procedura prescritta
per dichiarare la risoluzione del rapporto prevista dall'art. 18 del
Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca.
Art. 9
Disciplina del cumulo, incompatibilità, aspettative e interruzioni.
Gli assegni non possono essere cumulati
con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con quelle
concesse da altre istituzioni nazionali o straniere utili a integrare, con
soggiorni all'estero, l'attività di ricerca dei titolari di
assegni.
L'assegno è individuale ed indivisibile.
I beneficiari non possono cumularlo - a pena di decadenza - con i proventi da
attività professionali o rapporto di lavoro svolti in modo continuativo.
Pertanto, per tutta la durata dell'assegno, è inibito l'esercizio di attività
libero-professionali o lo svolgimento in modo continuativo
di rapporti di lavoro.
I titolari di assegni non possono
svolgere incarichi di docenza universitaria, ufficiale o integrativa,
conferiti, mediante contratto, ai sensi dell'art. 25 o
art. 100, lettera d), del D.P.R. 11.7.1980, n. 382 e successive modificazioni e
integrazioni, e dell'art. 1, comma 32, della legge 28.12.1996, n. 549, nonché
quelli di cui all'art. 4 del D.P.R. 162/1980.
Lo svolgimento delle attività di cui ai
commi 1, 2 e 3 comporta la decadenza dal contratto.
Fermo restando l'integrale assolvimento
dei propri compiti i titolari di assegni possono
chiedere, in via eccezionale, di svolgere incarichi esterni, previa
autorizzazione dell'organo collegiale di direzione della struttura di
afferenza, sentito il parere del responsabile dell'attività di ricerca, a
condizione che l'incarico:
a)
sia
occasionale e di breve durata,
b)
non
comporti un conflitto di interessi con la specifica attività di ricerca svolta
dal titolare di assegno,
c)
in
relazione alle attività svolte non rechi, comunque,
pregiudizio all'Ateneo.
I titolari degli assegni che intendono
svolgere, ovvero continuare a svolgere, un'attività
lavorativa comportante prestazioni rese a titolo gratuito presso associazioni
di volontariato o cooperative a carattere socio-assistenziale senza scopo di
lucro, possono espletare tale attività senza bisogno di preventiva
autorizzazione, fermo restando, in ogni caso, l'integrale assolvimento dei propri
compiti di ricerca.
Il titolare di assegno in servizio presso
pubbliche amministrazioni può essere collocato in aspettativa
senza assegni per il periodo di durata dell'assegno.
L'attività di ricerca e l'assegno possono
essere sospesi per servizio militare e civile di leva, gravidanza e malattia,
fermo restando che l'intera durata dell'assegno non può essere ridotta a causa
delle suddette sospensioni.
Non costituisce sospensione e,
conseguentemente, non va recuperato un periodo complessivo di assenza giustificata
non superiore a 30 giorni in un anno.
Art. 10
Frequenza dei titolari di assegni ai
corsi di dottorato di ricerca
Il titolare di assegno può frequentare
corsi di dottorato di ricerca con sede amministrativa presso l'Università degli
Studi della Tuscia o presso Università ad essa
consorziate anche in deroga al numero determinato, ai sensi dell'art. 70 del
D.P.R. 11.7.1982, n. 382, fermo restando il superamento delle prove di
ammissione al dottorato medesimo.
A tal fine, il Senato Accademico, su proposta
motivata del Coordinatore responsabile del corso di
dottorato di ricerca approvata dal Consiglio del Dipartimento presso il quale
afferisce il corso, stabilisce, per ogni ciclo attivato previa pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale, il numero massimo dei posti in soprannumero da
riservare ai titolari di assegni ammessi a frequentare i corsi di dottorato.
I titolari di assegno, vincitori del
concorso di ammissione al dottorato di ricerca non usufruiscono delle
corrispondenti borse di studio che vengono devolute -
nel limite dei posti soprannumerari di cui al precedente comma - agli idonei
utilmente collocati nelle graduatorie di merito del dottorato di ricerca.
Art. 11
Modalità e procedure per il rinnovo
Gli assegni di cui al presente bando potranno
essere rinnovati con gli stessi contraenti nel limite massimo previsto
dall'art. 2 del Regolamento per il conferimento degli
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
L'eventuale rinnovo, sulla base delle
esigenze della struttura alla quale afferisce il programma di ricerca, dovrà
essere richiesto dal responsabile dell'attività di ricerca medesima almeno tre
mesi prima della scadenza del contratto.
Per le modalità
e le procedure valgono le medesime disposizioni di cui agli artt. 5 - secondo
comma, 10 e 11 del Regolamento per il conferimento degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca.
Per quanto non espressamente previsto dal
presente bando valgono le disposizioni del Regolamento
di Ateneo per il conferimento degli assegni di ricerca e le norme previste in
materia.
Viterbo, 21 settembre 2009
IL
DIRETTORE DI DIPARTIMENTO
F.to
Prof. Ing. Antonio Leone
Allegato 1
SCHEMA DA SEGUIRE
NELLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA
(da presentare in carta libera)
Al
Direttore del Dipartimento di
tecnologie,
ingegneria e scienze
dell’Ambiente
e delle Foreste
Università degli Studi
della Tuscia
Via San Camillo de Lellis
01100 Viterbo
Il sottoscritto (1) ……………………………..…………… nato a ………………………………. (provincia
di ……. ) il ……………… e residente in …………..………………………………..
c.a.p. ……….. (provincia di ……..) Via
………..………………………………….…… n. …….. tel. ………………... , indirizzo di posta elettronica
………………………………………………………………………
C H I E D E
di essere ammesso
alla selezione pubblica, per titoli e colloquio, indetta con D.D.D. n. 11/2009 del 21.09.2009, per l'attribuzione di un
assegno per collaborazione ad attività di ricerca dal titolo ……………………………………………………………………………………………………………..........,
di cui all’art. 1, lett. ……. del bando di concorso.
A tal fine lo scrivente dichiara sotto la
propria responsabilità:
·
di
essere cittadino italiano (2)
o di uno Stato membro dell’Unione Europea o cittadino extracomunitario;
·
di
essere in possesso del Diploma di Laurea in (3) ………………….. conseguito
in data ………….. presso l'Università di …………………………………….. con il punteggio
di……………;
·
di
essere in possesso del Diploma di Dottore di Ricerca in (3)
…………………………………. conseguito il …………………… (ovvero di aver
superato in data ……………. l'esame finale per il
conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in …………………………..……………..) presso
l'Università di …………..………………………………………., sede amministrativa del dottorato;
·
di
non essere dipendente di ruolo degli Enti indicati al primo comma dell'art. 3
del bando;
·
di
richiedere i seguenti benefici di cui alla legge 104/92 …………………………………………………..
A tal fine
allega certificazione relativa al proprio handicap;
·
di
avere adeguata conoscenza della lingua italiana (limitatamente ai cittadini
stranieri).
Il
sottoscritto allega:
§
certificato
di laurea con l'indicazione delle votazioni riportate nei singoli esami di
profitto e nell'esame di laurea;
§
certificato
comprovante l'acquisizione del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto
superamento dell'esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di
ricerca con l'indicazione del corso seguito;
§
documenti
e titoli, unitamente ad un elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini
della selezione (diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia
o all'estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che
all'estero, ecc..);
§
pubblicazioni
e relativo elenco, tesi di laurea, ecc.;
§
curriculum
della propria attività scientifica e professionale.
Il
sottoscritto chiede inoltre che tutte le comunicazioni relative
alla presente selezione siano inviate al seguente indirizzo,
impegnandosi a segnalare tempestivamente ogni variazione del medesimo:
- nome e cognome;
- via ..................... n. ... tel. ...../..........;
- C.A.P. ...... città
....................... (provincia ........)
- e-mail ……………………………………………
Data ......................
Firma .....................
=============================
(1) Le donne
sposate devono indicare nell'ordine: cognome da nubile, cognome
del marito, nome;
(2) ovvero di essere equiparato ai
cittadini dello Stato in quanto italiano non appartenente alla Repubblica;
(3) per i partecipanti in
possesso di titoli di studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli
sarà deliberata dal senato accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare
ai titoli la traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei
titoli nel Paese dove sono stati conseguiti,
rilasciata dall'Ambasciata italiana del posto, nonché‚ il relativo curriculum
degli studi e gli esami sostenuti.
N.B. I
candidati cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea possono dimostrare la conformità all’originale dei documenti
e dei titoli mediante dichiarazione sostitutiva come previsto dall’art. 2 del
D.P.R. 20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne il possesso mediante la
forma delle dichiarazioni sostitutive consentite dagli art. 46 e 47 del D.P.R.
445/2000.
A tali fini i
candidati possono compilare gli allegati 2 e 3 al presente bando.
Allegato 2
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(Art. 46 D.P.R. 445/2000)
IL
SOTTOSCRITTO
Cognome _______________________________________________________________________
(per le
donne indicare il cognome da nubile)
nome ____________________________ codice fiscale __________________________________
nato a __________________________ (provincia ______________ ) il ____________________
attualmente residente a
____________________________________ (provincia
______________)
indirizzo _________________________________ c.a.p. ____________ telefono n. ____________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai
sensi degli articoli 483, 495, 496 del codice penale e delle leggi speciali in
materia
DICHIARA
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il
dichiarante
Allegato 3
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’ (*)
(Art. 47 D.P.R. 445/2000)
IL
SOTTOSCRITTO
Cognome _______________________________________________________________________
(per le
donne indicare il cognome da nubile)
nome ____________________________ codice fiscale __________________________________
nato a __________________________ (provincia ______________ ) il ____________________
attualmente residente a ____________________________________
(provincia ______________)
indirizzo _________________________________ c.a.p. ____________ telefono n. ____________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai
sensi degli articoli 483, 495, 496 del codice penale e delle leggi speciali in
materia
DICHIARA
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il
dichiarante
(*) E’ obbligatorio allegare fotocopia di documento di identità valido.