DECRETO N. 2/2006
IL
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
DI
TECNOLOGIE, INGEGNERIA E SCIENZE DELL’AMBIENTE E DELLE FORESTE
Vista la legge 9 maggio
1989, n. 168;
Visto lo Statuto di questo
Ateneo emanato con Decreto Rettorale del 29
luglio 1996, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 12 agosto 1996.
Visto l'art. 51, comma 6, della legge 27
dicembre 1997, n. 449, con il quale sono stati istituiti gli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca da destinare a dottori di ricerca o
laureati in possesso di curriculum scientifico professionale idoneo per lo
svolgimento di attività di ricerca;
Visto il Decreto Ministeriale 11 febbraio
1998 con il quale il M.U.R.S.T.
ha determinato l'importo e i criteri per il conferimento degli assegni
istituiti con il già citato art. 51 della legge 449/97;
Visto il Regolamento per
il conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca
adottato dall’Università degli Studi della Tuscia ed emanato con Decreto Rettorale n. 603 del 6 agosto 1998;
Visto il Decreto Rettorale
n. 951/00 del 1/8/2000 con il quale sono state trasferite ai Direttori dei
Dipartimenti tutte le competenze relative al
conferimento degli assegni di ricerca;
Visto il Decreto Rettorale
n. 189/01 del 22/03/2001 con il quale è stato modificato
l’art. 12 comma 2 del D.R. 603/1998 stabilendo che
viene data pubblicità alla selezione “mediante affissione del relativo bando
all’albo dell’Ateneo e delle strutture di ricerca assegnatarie nonché sul sito
Internet dell’Ateneo (http:/www.unitus.it)”;
Visto l’art. 5, comma 1, della legge n.
289 del 27.12.2002 (finanziaria 2003), che dispone l’abrograzione
della tassa IRAP sugli assegni di ricerca;
Visto il D.M. 26 febbraio 2004 n. 45, con
il quale sono stati rideterminati gli importi, minimo
e massimo, degli assegni di ricerca, stabiliti con D.M. 121 dell’11.02.1998;
Vista la delibera del 30 marzo 2006 con la quale il Consiglio di Dipartimento ha approvato l’attivazione
di n. 1 assegno di ricerca della durata di otto mesi dell’importo di Euro 12.043,12
(dodicimilaquarantatre/12), oltre gli oneri previdenziali a carico dell’Ateneo,
la cui spesa graverà totalmente sui fondi del Programma biennale di ricerca
PRIN 2005, cofinanziato dal MIUR, ed iscritto nel
bilancio di Dipartimento, dal titolo “Tecniche di ripristino dei boschi
percorsi da incendio, possibile uso del materiale legnoso e valutazione di
impatto ambientale”, responsabile scientifico Prof. S.
Baldini;
D E C R E
T A
Art. 1
Concorso e numero dei posti
E’ indetta presso il
Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell’Ambiente e delle Foreste
dell’Università degli Studi della Tuscia una selezione pubblica per titoli e colloquio,
per l'attribuzione di n. 1 assegno per collaborazione ad attività di ricerca:
della durata di otto mesi dell’importo lordo di € 12.043,12
(dodicimilaquarantatre/12), oltre gli oneri previdenziali a carico
dell’Amministrazione, per la ricerca dal titolo “Rilievi in campo e prove di laboratorio su biomasse
provenienti dal ripristino di boschi percorsi da incendi”.
L’attività di collaborazione alla ricerca riguarderà: rilievi
in campo, analisi di laboratorio della biomassa
utilizzata, elaborazione dei dati ricavati dalle aree sperimentali di Calambrone (PI) e Piandassino (PG).
Responsabile scientifico è il Prof. Sanzio Baldini.
I titoli ed il colloquio
dei candidati dovranno vertere su materie attinenti al programma di ricerca.
Art. 2
Trattamento fiscale, previdenziale e assicurativo
Agli assegni di cui al
presente bando si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui all'art.
4 della legge 13.8.1984, n. 476, e successive modificazioni e
integrazioni, nonché, in materia previdenziale, quelle
di cui all'art. 2, commi 26 e seguenti, della legge 8.8.1995, n. 335, come modificato dall'art. 59, comma 16, della legge n. 449 del
27.12.1997.
L'Università provvede alle coperture assicurative per
infortuni e per responsabilità civile verso terzi a
favore di titolari degli assegni nell'ambito dell'espletamento della loro
attività di ricerca.
Art. 3
Requisiti generali di ammissione
Possono partecipare alla
selezione pubblica indetta per il conferimento dell’assegno coloro che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca e i
laureati in possesso di curriculum scientifico-professionale attinente
all'attività di ricerca da svolgere, con esclusione del personale di ruolo
presso le Università, gli Osservatori astronomici, astrofisici
e Vesuviano, gli enti pubblici e le istituzioni di ricerca di cui all'art. 8
del D.P.C.M. 30.12.1993, n. 593, e successive
modificazioni ed integrazioni, l'ENEA e l'ASI.
I partecipanti devono essere cittadini italiani o
appartenere all'Unione europea. Possono altresì partecipare alla selezione i
cittadini extracomunitari purché in possesso del titolo di dottore di ricerca. Per i partecipanti in possesso di titoli di
studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli
sarà deliberata dal Senato Accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare
ai titoli la traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei
titoli nel Paese dove sono stati conseguiti, rilasciata dall'Ambasciata
italiana del posto, nonché il relativo curriculum
degli studi e gli esami sostenuti.
I cittadini stranieri dovranno avere adeguata conoscenza
della lingua italiana.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine stabilito nel presente bando per la presentazione della
domanda di ammissione.
I candidati sono ammessi con riserva alla selezione.
L'Amministrazione può disporre, in ogni momento, con
provvedimento motivato, l'esclusione dalla procedura concorsuale per difetto
dei requisiti prescritti.
Art. 4
Domanda, termine di presentazione, titoli e curriculum professionale
La domanda di ammissione alla selezione, redatta in carta libera, deve
essere indirizzata e presentata direttamente o a mezzo di raccomandata postale
con avviso di ricevimento al Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze
dell’Ambiente e delle Foreste - Università degli Studi della Tuscia - Via San
Camillo de Lellis - 01100 Viterbo, entro il termine
perentorio di giorni trenta a decorrere dalla data di affissione del bando
all'albo dell'Ateneo e del Dipartimento. Sulla busta dovrà essere riportata la
seguente dicitura “Selezione pubblica per titoli e colloquio, di cui al D.D.D. n. 2/2006 del 25.5.2006”.
Il bando sarà altresì pubblicato sul sito Internet
dell'Ateneo (http://www.unitus.it).
Si considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a
mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno entro il termine suindicato.
A tal fine farà fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
Non saranno prese in considerazione le
domande non sottoscritte, quelle prive di dati anagrafici e quelle che, per
qualsiasi causa, dovessero essere prodotte a questo Dipartimento oltre
il termine sopra indicato.
Tutte le comunicazioni riguardanti le selezioni
indette con il presente decreto verranno inoltrate agli interessati a mezzo di
raccomandata.
L'Amministrazione non assume responsabilità per la
dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da
parte del concorrente o da mancata, oppure tardiva, comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi
postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.
Il candidato dovrà allegare alla domanda di partecipazione,
in unica copia:
a) certificato di laurea con
l'indicazione delle votazioni riportate nei singoli esami di profitto e
nell'esame di laurea,
b) certificato comprovante
l'acquisizione del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto superamento
dell'esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca con
l'indicazione del corso seguito, qualora posseduto,
c) documenti e titoli, unitamente ad
un elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini della selezione (diplomi
di specializzazione, attestati di frequenza di corsi di perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia o all'estero, borse di
studio o incarichi di ricerca sia in Italia che all'estero, ecc..),
d) pubblicazioni e relativo elenco, tesi
di laurea, ecc.
e) curriculum della propria attività
scientifica e professionale.
Non saranno valutati titoli eventualmente già prodotti a
questa o altra Amministrazione ai quali dovesse essere
fatto riferimento, né titoli che dovessero pervenire a questo Dipartimento dopo
il termine per la presentazione della domanda di ammissione.
I titoli devono essere prodotti in carta libera.
Le pubblicazioni sono valide ai fini della valutazione anche
se prodotte in semplice fotocopia, purché siano
evidenti l'autore, l'editore, il titolo dell'opera, il luogo di pubblicazione
ed il numero dell'opera da cui sono ricavate, ovvero le informazioni
equivalenti che consentano l'identificazione dell'opera.
Per i lavori stampati all'estero deve, altresì, risultare la data di pubblicazione. Per i lavori stampati in
Italia devono essere adempiuti gli obblighi previsti dall'art. 1 del decreto
legislativo luogotenenziale 31.8.1945, n. 660.
I candidati cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea possono dimostrare
la conformità all’originale dei documenti e titoli di cui ai punti a), b) e c)
mediante dichiarazione sostitutiva come previsto dall’art. 2 del D.P.R.
20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne il possesso mediante la forma
delle dichiarazioni sostitutive consentite dalla legge 4.11.1968, n. 15 e dal
D.P.R. 20.10.1998, n. 403.
A tali fini i candidati possono
compilare l’allegato 2 al presente bando.
Art. 5
Dichiarazioni da formulare nella domanda
Nella domanda il
candidato, oltre al cognome, al nome, ed al preciso domicilio eletto ai fini
della partecipazione alla procedura, deve dichiarare, sotto la propria
responsabilità, a pena di esclusione:
a) la data ed il luogo di
nascita;
b) la cittadinanza posseduta;
c) il possesso del titolo di
studio richiesto dall'art. 3 del bando ai fini dell'ammissione con
l'indicazione dell'Università che lo ha rilasciato e la data di conseguimento.
d) di avere adeguata
conoscenza della lingua italiana (solo per i cittadini stranieri);
e) di non essere dipendente
di ruolo delle Università, degli Osservatori astronomici, astrofisici
e Vesuviano, degli enti pubblici e delle istituzioni di ricerca di cui all'art.
8 del D.P.C.M. 30 dicembre 1993, n. 593, e successive
modificazioni ed integrazioni, dell'ENEA e dell'ASI.
Ai sensi dell'art. 3 della legge 15.5.97, n. 127, la firma
del candidato in calce alla domanda di partecipazione alla selezione non è
soggetta ad autenticazione.
I candidati portatori di handicap, ai sensi della legge 5
febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta in
relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario per poter
sostenere il colloquio.
Art. 6
Selezione e formazione delle graduatorie
La selezione è per
titoli e colloquio.
Ai titoli sono riservati 40 punti e al colloquio 60 punti.
La commissione alla prima riunione stabilisce i criteri e le
modalità di valutazione dei titoli e del colloquio da formalizzare nei relativi
verbali al fine di assegnare i relativi punteggi.
La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri
generali, è effettuata da parte della commissione
giudicatrice prima del colloquio.
I candidati saranno ammessi a sostenere il colloquio se
avranno conseguito nella valutazione dei titoli una votazione di almeno 10
punti dei 40 disponibili.
I risultati della valutazione dei titoli saranno resi noti
ai candidati mediante affissione all'albo ufficiale del Dipartimento.
Limitatamente ai candidati ammessi a sostenere il colloquio,
il punteggio riportato nella valutazione dei titoli verrà
comunicato anche contestualmente alla convocazione a sostenere il colloquio.
Il colloquio verterà su argomenti attinenti il programma di
ricerca per il quale è stato bandito l'assegno.
Per il colloquio la commissione ha
a disposizione 60 punti; la prova non si intenderà superata se il candidato non
avrà conseguito almeno 15 punti dei 60 disponibili.
La notizia del luogo, del giorno e dell'ora in cui si terrà
il colloquio verrà data ai candidati almeno venti
giorni prima dello svolgimento dello stesso, con raccomandata a.r.
Per avere accesso all'aula ove si svolgerà il colloquio, i
candidati dovranno essere muniti di un documento di riconoscimento valido ai
sensi delle vigenti disposizioni.
Al termine di ogni seduta dedicata
al colloquio la commissione redige l'elenco dei candidati esaminati con i voti
da ciascuno riportati che, sottoscritto dal presidente e dal segretario, sarà
affisso all'albo della sede d'esame.
Al termine della selezione la commissione formula
una graduatoria di merito in ordine decrescente sommando il punteggio dei
titoli a quello del colloquio.
In caso di parità di punteggio tra due o più candidati avrà la precedenza in graduatoria il più giovane di età.
L’assegno di ricerca, così come determinato dall'art. 1 del
presente bando è conferito al candidato vincitore della selezione.
Nel caso di rinuncia dell’assegnatario o di risoluzione per
mancata accettazione dell'assegno, l’assegno può essere conferito ai candidati
che siano risultati idonei, secondo l'ordine della
relativa graduatoria.
La graduatoria sarà approvata con decreto del Direttore del
Dipartimento e sarà affissa all'albo del Dipartimento.
Art. 7
Commissione esaminatrice
La commissione
giudicatrice, nominata con Decreto del Direttore del Dipartimento, sarà
composta ai sensi dell'art. 15 del Regolamento per il conferimento degli
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
Al termine dei propri lavori, che dovranno concludersi entro sessanta giorni, la commissione redigerà
apposito verbale contenente i criteri di valutazione, i giudizi, il punteggio
complessivo attribuito a ciascun candidato e la graduatoria di merito.
Il giudizio della commissione è insindacabile nel merito.
Al fine di garantire la pubblicità riguardo alla
composizione della commissione esaminatrice, il decreto di nomina della stessa verrà affisso all'albo ufficiale del Dipartimento.
Art. 8
Conferimento degli assegni di ricerca
Il vincitore della
selezione instaura, mediante stipula di un contratto, un rapporto di lavoro
autonomo di diritto privato. Tale rapporto non rientra nella configurazione
istituzionale della docenza universitaria e del ruolo dei ricercatori
universitari e quindi non può avere effetto utile ai fini dell'assunzione nei
ruoli del personale delle università e istituti
universitari italiani.
Il contratto di cui al presente articolo sarà sottoscritto
dal vincitore e dal Direttore del Dipartimento.
L’assegno decorre improrogabilmente dal mese successivo a
quello in cui è stato stipulato il contratto. Il pagamento è effettuato in rate
mensili posticipate, di uguale ammontare.
Il pagamento dell'ultima rata dell'assegno è subordinato al
deposito presso la Segreteria amministrativa del Dipartimento della relazione
prevista al secondo comma dell'art. 19 del Regolamento per il conferimento
degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca. Tale relazione,
debitamente vidimata dal responsabile dell’attività di ricerca, dovrà essere
preventivamente sottoposta alla valutazione da parte del Consiglio di
Dipartimento.
L'assegnista sarà tenuto a
rispettare gli adempimenti previsti dal Regolamento per il conferimento degli
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
Copia del Regolamento suddetto sarà consegnata a ciascun
titolare di assegno all'atto della stipula del
contratto.
Decadono dal diritto all'assegno per la collaborazione ad
attività di ricerca coloro che, entro il termine fissato dall'Amministrazione,
non dichiarino di accettarlo o non assumano servizio
nel termine stabilito.
Possono essere giustificati soltanto i ritardi dovuti a
gravi motivi debitamente documentati. Eventuali differimenti della data di inizio del periodo di godimento dell'assegno verranno
consentiti ai vincitori che dimostrino di dover soddisfare obblighi militari o
di trovarsi nelle condizioni previste per le lavoratrici madri (legge
30.12.1971, n. 1204).
Coloro che, alla data di ricezione della lettera di conferimento dell'assegno si trovano in servizio militare
sono tenuti ad esibire all'Amministrazione un certificato dell'autorità
militare, nel quale dovrà essere anche indicata la data presumibile in cui avrà
termine il servizio stesso. Il titolare dell'assegno dovrà comunque
iniziare l'attività di ricerca dal primo giorno del mese successivo a quello di
congedo. In mancanza sarà dichiarato decaduto.
Nei confronti del titolare di assegno,
che dopo aver iniziato l'attività di ricerca in programma non la prosegua,
senza giustificato motivo, regolarmente ed ininterrottamente, per l'intera
durata dell'assegno, o che si renda responsabile di gravi e ripetute mancanze,
è avviata la procedura prescritta per dichiarare la risoluzione del rapporto
prevista dall'art. 18 del Regolamento per il conferimento degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca.
Art. 9
Disciplina del cumulo, incompatibilità, aspettative
e interruzioni.
Gli assegni non possono
essere cumulati con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne
che con quelle concesse da altre istituzioni nazionali o straniere utili a integrare, con soggiorni all'estero, l'attività di ricerca
dei titolari di assegni.
L'assegno è individuale ed indivisibile. I beneficiari non
possono cumularlo - a pena di decadenza - con i proventi da attività
professionali o rapporto di lavoro svolti in modo continuativo. Pertanto, per
tutta la durata dell'assegno, è inibito l'esercizio di attività
libero-professionali o lo svolgimento in modo continuativo di rapporti di
lavoro.
I titolari di assegni non possono
svolgere incarichi di docenza universitaria, ufficiale o integrativa,
conferiti, mediante contratto, ai sensi dell'art. 25 o art. 100, lettera d),
del D.P.R. 11.7.1980, n. 382 e successive modificazioni e integrazioni, e
dell'art. 1, comma 32, della legge 28.12.1996, n. 549, nonché
quelli di cui all'art. 4 del D.P.R. 162/1980.
Lo svolgimento delle attività di cui ai
commi 1, 2 e 3 comporta la decadenza dal contratto.
Fermo restando l'integrale assolvimento dei propri compiti i
titolari di assegni possono chiedere, in via
eccezionale, di svolgere incarichi esterni, previa autorizzazione dell'organo
collegiale di direzione della struttura di afferenza,
sentito il parere del responsabile dell'attività di ricerca, a condizione che
l'incarico:
a) sia occasionale e di breve
durata,
b) non comporti un conflitto
di interessi con la specifica attività di ricerca svolta dal titolare di
assegno,
c) in relazione alle attività
svolte non rechi, comunque, pregiudizio all'Ateneo.
I titolari degli assegni che intendono svolgere, ovvero
continuare a svolgere, un'attività lavorativa comportante prestazioni rese a
titolo gratuito presso associazioni di volontariato o cooperative a carattere
socio-assistenziale senza scopo di lucro, possono espletare
tale attività senza bisogno di preventiva autorizzazione, fermo restando, in
ogni caso, l'integrale assolvimento dei propri compiti di ricerca.
Il titolare di assegno in servizio
presso pubbliche amministrazioni può essere collocato in aspettativa senza
assegni per il periodo di durata dell'assegno.
L'attività di ricerca e l'assegno possono essere sospesi per
servizio militare e civile di leva, gravidanza e malattia, fermo restando che
l'intera durata dell'assegno non può essere ridotta a causa delle suddette
sospensioni.
Non costituisce sospensione e, conseguentemente, non va
recuperato un periodo complessivo di assenza
giustificata non superiore a 30 giorni in un anno.
Art. 10
Frequenza dei titolari di assegni
ai corsi di dottorato di ricerca
Il titolare di assegno può frequentare corsi di dottorato di ricerca con
sede amministrativa presso l'Università degli Studi della Tuscia o presso
Università ad essa consorziate anche in deroga al numero determinato, ai sensi
dell'art. 70 del D.P.R. 11.7.1982, n. 382, fermo restando il superamento delle
prove di ammissione al dottorato medesimo.
A tal fine, il Senato Accademico, su
proposta motivata del Coordinatore responsabile del corso di dottorato di ricerca
approvata dal Consiglio del Dipartimento presso il quale afferisce
il corso, stabilisce, per ogni ciclo attivato previa pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale, il numero massimo dei posti in soprannumero da riservare ai
titolari di assegni ammessi a frequentare i corsi di dottorato.
I titolari di assegno, vincitori
del concorso di ammissione al dottorato di ricerca non usufruiscono delle
corrispondenti borse di studio che vengono devolute - nel limite dei posti
soprannumerari di cui al precedente comma - agli idonei utilmente collocati
nelle graduatorie di merito del dottorato di ricerca.
Art. 11
Modalità e procedure per il rinnovo
L’assegno di cui al
presente bando può essere rinnovato con lo stesso contraente nel limite massimo
previsto dall'art. 2 del Regolamento per il conferimento degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca.
L'eventuale rinnovo, sulla base delle esigenze della
struttura alla quale afferisce il programma di
ricerca, dovrà essere richiesto dal responsabile dell'attività di ricerca
almeno tre mesi prima della scadenza del contratto.
Per le modalità e le procedure valgono le medesime
disposizioni di cui agli artt. 5 -
secondo comma, 10 e 11 del Regolamento per il conferimento degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca.
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando
valgono le disposizioni del Regolamento di Ateneo per
il conferimento degli assegni di ricerca e le norme previste in materia.
Viterbo, 25 maggio 2006
IL DIRETTORE DI
DIPARTIMENTO
F.to Prof. Ing.
Antonio Leone
Allegato 1
SCHEMA DA SEGUIRE NELLA COMPILAZIONE DELLA
DOMANDA
(da presentare in carta libera)
Al Direttore del
Dipartimento di
tecnologie, ingegneria e scienze
dell’Ambiente e delle Foreste
Università degli Studi della Tuscia
Via San Camillo de Lellis
01100 Viterbo
Il
sottoscritto (1) ……………………………..…………… nato a
………………………………. (provincia di ……. ) il
……………… e residente in …………..……………………………….. c.a.p.
……….. (provincia di ……..) Via ………..………………………………….…… n. ……... tel. …..………………... ,
C H I E D
E
di essere ammesso alla
selezione pubblica, per titoli e colloquio, indetta con D.D.D. n. 2/2006 del 25.5.2006,
per l'attribuzione di un assegno della durata di otto
mesi per la collaborazione all’attività di ricerca dal titolo “Rilievi in campo
e prove di laboratorio su biomasse provenienti dal
ripristino di boschi percorsi da incendi”.
A tal fine lo scrivente dichiara sotto la propria
responsabilità:
·
di essere cittadino italiano (2) o di uno Stato
membro dell’Unione Europea o cittadino extracomunitario;
·
di essere in possesso del Diploma di Laurea in (3)
………………….. conseguito in data ………….. presso l'Università di …………………………………….. con
il punteggio di……………;
·
di essere in possesso del Diploma di Dottore di
Ricerca in (3) …………………………………. conseguito il …………………… (ovvero di aver superato in data ……………. l'esame finale per il conseguimento del titolo di Dottore di
Ricerca in …………………………..……………..) presso l'Università di
…………..………………………………………., sede amministrativa del dottorato;
·
di non essere dipendente di ruolo degli Enti
indicati al primo comma dell'art. 3 del bando;
·
di richiedere i seguenti benefici di cui alla
legge 104/92 .....................................................….. A tal
fine allega certificazione relativa al proprio handicap;
·
di avere adeguata conoscenza della lingua italiana
(limitatamente ai cittadini stranieri).
Il sottoscritto allega:
§
certificato di laurea con l'indicazione delle
votazioni riportate nei singoli esami di profitto e nell'esame di laurea;
§
certificato comprovante l'acquisizione del titolo di
dottore di ricerca o l'avvenuto superamento dell'esame finale per il
conseguimento del titolo di dottore di ricerca con l'indicazione del corso
seguito;
§
documenti e titoli, unitamente ad un elenco degli
stessi, che si ritengono utili ai fini della selezione (diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi di
perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia o
all'estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che
all'estero, ecc..);
§
pubblicazioni e relativo elenco, tesi
di laurea, ecc.;
§
curriculum della propria attività scientifica e
professionale.
Il sottoscritto chiede
inoltre che tutte le comunicazioni relative alla
presente selezione siano inviate al seguente indirizzo, impegnandosi a
segnalare tempestivamente ogni variazione del medesimo:
- nome e
cognome;
- via
..................... n. ... tel. ...../..........;
- C.A.P. ...... città ....................... (provincia ........).
Data
..........
Firma
....................
=============================
(1)
Le donne
sposate devono indicare nell'ordine: cognome da nubile, cognome
del marito, nome;
(2)
ovvero di essere equiparato ai cittadini dello
Stato in quanto italiano non appartenente alla Repubblica;
(3)
per i partecipanti in possesso di titoli di
studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli sarà deliberata dal
senato accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare ai titoli la
traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei titoli nel Paese
dove sono stati conseguiti, rilasciata dall'Ambasciata italiana del posto, nonché‚ il relativo curriculum degli studi e gli esami
sostenuti.
N.B. I candidati cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea possono dimostrare
la conformità all’originale dei documenti e dei titoli mediante dichiarazione
sostitutiva come previsto dall’art. 2 del D.P.R. 20.10.1998, n. 403. Possono
altresì dimostrarne il possesso mediante la forma delle dichiarazioni
sostitutive consentite dalla legge 4.11.1968, n. 15 e dal D.P.R. 20.10.1998, n.
403.
A tali fini i candidati possono compilare
l’allegato 2 al presente bando.
Allegato 2
DICHIARAZIONE
SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(Art. 2 legge n. 15/1968 e art. 1, D.P.R. n. 403/1998)
DICHIARAZIONE
SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’
(Art. 4 legge n. 15/1968 e art. 2, D.P.R. n. 403/1998)
IL SOTTOSCRITTO
Cognome
____________________________________________________________________________
(per le donne indicare il cognome da nubile)
nome _____________________________ codice fiscale ______________________________________
nato a ____________________________ (provincia ______________ ) il _______________________
attualmente residente a ____________________________________________
(provincia ___________)
indirizzo __________________________________ c.a.p. _____________ telefono n. _______________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi
degli articoli 483, 495,496 del codice penale e delle leggi speciali in materia
DICHIARA
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il dichiarante
_________________________________