IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
Visto lo Statuto di questo Ateneo;
Visto l'art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, con il
quale sono stati regolamentati gli assegni per lo svolgimento di attività di
ricerca da destinare a studiosi in possesso di curriculum scientifico
professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca;
Visto il
Decreto Ministeriale n.102 del
09/03/2011 con il quale il MIUR ha rideterminato l’importo degli assegni di
ricerca , in base alle disposizioni di cui all’art. 22 della L.240 del 30/12/2010;
Visto al
riguardo il Regolamento per il conferimento degli assegni per la collaborazione alla attività
di ricerca, adottato da questa Università ed emanato con Decreto Rettorale n.
357/11 del 27/04/2011;
Vista la delibera del Consiglio del Dipartimento del 1 giugno
2011;
DECRETA
Art.
1
Attività
di ricerca
E’ indetta presso il
Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della
Tuscia una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'attribuzione di un
assegno di durata annuale, eventualmente rinnovabile, per collaborazione ad
attività di ricerca dell'importo annuo
di € 19.367,00 al lordo degli oneri a carico del
beneficiario.
L'attività di collaborazione riguarderà la ricerca avente ad oggetto “I monumenti, la produzione pittorica, i mosaici e l'opus sectile della Palermo normanna, con particolare riferimento al Palazzo Reale”.
L'attività di ricerca consisterà in:
- studi di carattere interdisciplinare e ricerche sul complesso monumentale del Palazzo Reale di Palermo;
-elaborazione di un piano di
ricerche archeologiche, storico-artistiche e documentarie;
-costituzione di un piano di indagini diagnostiche e archeometriche per la definizione e la mappatura delle
murature e per la caratterizzazione materica e lo stato di conservazione delle
pitture e dei mosaici.
Art.
2
Trattamento
fiscale, previdenziale e assicurativo
Agli assegni si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui all’art. 4 della legge 13 agosto 1984, n. 476 e successive modificazioni e integrazioni, nonché, in materia previdenziale, quelle di cui all’art. 2, commi 26 e seguenti, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e successive modificazioni e integrazioni.
Nel caso di astensione obbligatoria per maternità, si applicano le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 427 del 23 ottobre 2007, e, in materia di congedo per malattia, l’art. 1, comma 788, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni. Nel periodo di astensione obbligatoria per maternità, l’indennità corrisposta dall’INPS ai sensi dell’art. 5 del citato decreto 12 luglio 2007 è integrata dall’università fino a concorrenza dell’intero importo dell’assegno di ricerca.
L’Università provvede
alle coperture assicurative per infortuni, e per responsabilità civile verso
terzi a favore di titolari degli assegni nell’ambito dell’espletamento della
loro attività di ricerca.
Art.
3
Requisiti
generali di ammissione
Saranno ammessi a partecipare alla
presente selezione, i candidati in possesso di:
-
laurea
specialistica o magistrale o secondo il vecchio ordinamento (quinquennale) in
Conservazione dei Beni Culturali, accompagnata da una comprovata esperienza
scientifico-professionale attinente all’attività di ricerca da svolgere;
-
il
diploma di dottorato di ricerca, attinente all’attività di ricerca da svolgere.
I titoli di studio conseguiti all’estero che non siano
già stati dichiarati equipollenti ai sensi della legislazione vigente, verranno
valutati, unicamente ai fini della selezione, dalla commissione giudicatrice; a
tal fine dovranno essere tradotti, legalizzati e muniti della dichiarazione di
valore a cura delle competenti rappresentanze diplomatiche italiane all’estero,
ed allegati, anche in fotocopia, alla domanda.
Possono partecipare alle
selezioni pubbliche indette per il conferimento degli assegni studiosi italiani
o appartenenti alla UE in possesso di curriculum scientifico-professionale
attinente all'attività di ricerca da svolgere, con esclusione del personale di
ruolo delle Università, delle istituzioni e di enti pubblici di ricerca e sperimentazione,
dell'ENEA, dell'ASI, nonché delle istituzioni il cui diploma di perfezionamento
scientifico è stato riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca
ai sensi dell’art. 74, quarto comma, del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382. Non
possono partecipare ai bandi per il conferimento degli assegni di ricerca coloro
che abbiano un grado di parentela o affinità fino al quarto grado compreso, con
un professore appartenente al Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali ovvero
con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di
Amministrazione dell’Ateneo.
La titolarità dell’assegno non è compatibile con la partecipazione a corsi di laurea, laurea specialistica o magistrale, dottorato di ricerca con borsa, master universitario.
I
requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine
stabilito nel presente bando per la presentazione della domanda di ammissione.
I
candidati sono ammessi con riserva alla selezione.
Art.
4
Domanda,
termine di presentazione, titoli e curriculum professionale
La
domanda di ammissione alla selezione, redatta in carta libera, deve essere
indirizzata e presentata direttamente, o a mezzo di raccomandata postale con
avviso di ricevimento, al Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali – DISBEC -
Università degli Studi della Tuscia – Largo Università, snc - 01100 Viterbo, entro
il termine perentorio di giorni trenta a decorrere dalla data di pubblicazione.
Si
considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo raccomandata con
ricevuta di ritorno entro il termine suindicato o in alternativa tramite posta
elettronica certificata, sempre entro il suddetto termine. A tal fine per la
spedizione tramite raccomandata fa fede il timbro a data dell'ufficio postale
accettante.
Non
saranno prese in considerazione le domande non sottoscritte, quelle prive di
dati anagrafici e quelle che, per qualsiasi causa, dovessero essere prodotte a
questa Università oltre il termine sopra indicato.
Tutte
le comunicazioni riguardanti le selezioni indette con il presente decreto
verranno inoltrate agli interessati a mezzo di raccomandata.
L'Amministrazione
non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da
inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente o da mancata, oppure
tardiva, comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda,
né per gli eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.
Il
candidato dovrà allegare alla domanda di partecipazione, in unica copia:
a)
certificato di laurea con l'indicazione
delle votazioni riportate nei singoli esami di profitto e nell'esame di laurea,
b)
certificato comprovante l'acquisizione
del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto superamento dell'esame finale per
il conseguimento del titolo di dottore di ricerca con l'indicazione del corso
seguito, qualora posseduto,
c)
documenti e titoli, unitamente ad un
elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini della selezione
(pubblicazioni, diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi di
perfezionamento post-lauream, conseguiti in Italia o all'estero, borse di
studio o incarichi di ricerca sia in Italia che all'estero, ecc..),
d)
curriculum
vitae et studiorum attestante la propria attività
scientifica e professionale.
Non
saranno valutati titoli eventualmente già prodotti a questa o altra
Amministrazione ai quali dovesse essere fatto riferimento, né titoli che
dovessero pervenire a questa Università dopo il termine per la presentazione
delle domande di ammissione.
I
titoli devono essere prodotti in carta libera.
Le
pubblicazioni sono valide ai fini della valutazione anche se prodotte in
semplice fotocopia, purché siano evidenti l'autore, l'editore, il titolo
dell'opera, il luogo di pubblicazione ed il numero dell'opera da cui sono
ricavate, ovvero le informazioni equivalenti che consentano l'identificazione
dell'opera.
I candidati cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea possono dimostrare la conformità all’originale dei documenti e titoli di cui ai punti a), b) e c) mediante dichiarazione sostitutiva come previsto dal D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000.
A tali fini i candidati possono compilare l’allegato 2 al presente bando.
Art.
5
Dichiarazioni
da formulare nella domanda
Nella
domanda il candidato, oltre il cognome, il nome, ed il preciso domicilio eletto
ai fini della partecipazione alla procedura, deve dichiarare, sotto la propria
responsabilità, a pena di esclusione:
a)
la data ed il luogo di nascita;
b)
la cittadinanza posseduta;
c)
il possesso del titolo di studio
richiesto dall'art. 3 del bando ai fini dell'ammissione con l'indicazione
dell'Università che lo ha rilasciato e la data di conseguimento.
d)
di avere adeguata conoscenza della lingua
italiana (solo per i cittadini stranieri);
e)
di non essere dipendente di ruolo delle
Università, degli Osservatori astronomici, astrofisici e Vesuviano, degli enti
pubblici e delle istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del D.P.C.M. 30 dicembre 1993, n. 593, e
successive modificazioni ed integrazioni, dell'ENEA e dell'ASI.
f)
di
non avere alcun grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado
compreso, con un professore appartenente al dipartimento o alla struttura
richiedente l’attivazione del contratto, ovvero con il Rettore, Direttore
Amministrativo, o un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. A
tale fine i candidati possono compilare l’allegato 3 al presente bando.
Ai
sensi dell'art. 3 della legge 15.5.97, n. 127, la firma del candidato in calce
alla domanda di partecipazione alla selezione non è soggetta ad autenticazione.
I
candidati portatori di handicap, ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
dovranno fare esplicita richiesta in relazione al proprio handicap, riguardo
l'ausilio necessario per poter sostenere il colloquio.
Art.
6
Selezione
e formazione delle graduatorie
La
selezione è per titoli e colloquio.
Ai
titoli sono riservati 40 punti e al colloquio 60 punti.
I titoli e il colloquio dei candidati dovranno vertere su tematiche di natura storico-artistica pertinenti i complessi monumentali e la produzione pittorica della Palermo normanna, sulle modalità di documentazione (fotografica, archivistica, bibliografica, di fondi storici), sull’impostazione di piani diagnostici per la documentazione di carattere scientifico.
La
commissione alla prima riunione stabilisce i criteri e le modalità di
valutazione dei titoli e del colloquio da formalizzare nei relativi verbali al
fine di assegnare i relativi punteggi.
La
valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri generali, è
effettuata da parte della commissione giudicatrice prima del colloquio.
I
candidati saranno ammessi a sostenere il colloquio se avranno conseguito nella
valutazione dei titoli una votazione di almeno 10 punti dei 40 disponibili.
I
risultati della valutazione dei titoli saranno resi noti ai candidati mediante affissione
all'albo ufficiale del Dipartimento.
Limitatamente
ai candidati ammessi a sostenere il colloquio, il punteggio riportato nella
valutazione dei titoli verrà comunicato anche contestualmente alla convocazione
a sostenere il colloquio.
Il colloquio verterà sull’accertamento del livello
di competenza nelle tematiche di natura
storico-artistica pertinenti “I monumenti, la produzione pittorica, i
mosaici e l'opus sectile della Palermo normanna, con particolare riferimento
del Palazzo Reale”.
Per
il colloquio la commissione ha a disposizione 60 punti; la prova non si
intenderà superata se il candidato non avrà conseguito almeno 15 punti dei 60
disponibili.
Il colloquio
si svolgerà il giorno 23 AGOSTO 2011, alle 10.00, presso il Dipartimento DISBEC,
Largo Università, snc, Viterbo.
Tale avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.
I candidati, ai quali non sia stata
comunicata l’esclusione dalla selezione, sono tenuti a presentarsi il giorno su
indicato senza ulteriore avviso, munito di un documento di identità in corso di
validità.
L’assenza del candidato alla prova
sarà considerata come rinuncia al concorso, qualunque ne sia la causa.
Per
avere accesso all'aula ove si svolgerà il colloquio, i candidati dovranno
essere muniti di un documento di riconoscimento valido ai sensi delle vigenti
disposizioni.
Al
termine della seduta dedicata al colloquio la commissione redige l'elenco dei
candidati esaminati con i voti da ciascuno riportati che, sottoscritto dal
presidente e dal segretario, sarà affisso all'albo della sede d'esame.
Al
termine della selezione la commissione formula una graduatoria di merito in
ordine decrescente sommando il punteggio dei titoli a quello del colloquio.
In
caso di parità di punteggio tra due o più candidati avrà la precedenza in
graduatoria il più giovane di età.
Gli
assegni di ricerca, così come determinati dall'art. 1 del presente bando sono
conferiti ai candidati vincitori della selezione.
Nel
caso di rinuncia degli assegnatari o di risoluzione per mancata accettazione
dell'assegno, gli assegni possono essere conferiti ai candidati che siano
risultati idonei, secondo l'ordine della rispettive graduatoria.
Le
graduatorie saranno approvate con decreto del direttore del dipartimento e
saranno affisse all'albo del Dipartimento.
Art.
7
Commissione
esaminatrice
La
commissione giudicatrice, nominata con decreto del Direttore di Dipartimento,
sarà composta ai sensi dell'art. 6 del regolamento interno per il conferimento
degli assegni per collaborazioni ad attività di ricerca.
Al termine dei propri
lavori, che dovranno concludersi entro sessanta giorni, la commissione redigerà
apposito verbale contenente i criteri di valutazione, i giudizi, il punteggio
complessivo attribuito a ciascun candidato e la graduatoria di merito.
Il
giudizio della commissione è insindacabile nel merito.
Al
fine di garantire la pubblicità riguardo alla composizione della commissione
esaminatrice, il decreto di nomina della stessa verrà affisso all'albo
ufficiale del Dipartimento.
Art.
8
Conferimento
degll’assegno di ricerca
Gli assegni sono
conferiti mediante stipula di contratto di diritto privato sottoscritto dal
Direttore di Dipartimento. I contratti non
configurano in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato e non danno luogo
ad alcun diritto in ordine all’accesso ai ruoli dell’Università.
Gli
assegni decorrono improrogabilmente dal mese successivo a quello in cui è stato
stipulato il contratto. Il pagamento è effettuato in rate mensili posticipate,
di uguale ammontare.
Il
pagamento dell'ultima rata dell'assegno è subordinato al deposito presso la
segreteria amministrativa del Centro della relazione prevista al quinto comma
dell'art. 12 del regolamento.
L'assegnista
sarà tenuto a rispettare gli adempimenti previsti dal regolamento di Ateneo.
Copia del regolamento
sarà consegnata a ciascun titolare di assegno all'atto della stipula del
contratto.
Decadono dal diritto al conferimento dell’assegno coloro che, entro il termine fissato, non provvedono alla sottoscrizione o che non assumono servizio nel termine stabilito.
Il contratto è risolto, su proposta motivata del responsabile della ricerca, approvata dall’organo collegiale di direzione della struttura di afferenza, nei confronti del titolare di assegno, che dopo aver iniziato l’attività di ricerca in programma non la prosegua, senza giustificato motivo, regolarmente ed ininterrottamente o che si renda responsabile di gravi e ripetute inadempienze.
Il contratto è
risolto, altresì, per violazione del regime delle incompatibilità stabilita dal
successivo art. 9, oltre che in caso di giudizio negativo espresso
sull’attività di ricerca, ai sensi dell’ art. 15 del regolamento.
L’assegnista ha facoltà
di chiedere la risoluzione del contratto formalizzando un preavviso di almeno
30 giorni. La risoluzione decorre dal giorno 1 o dal giorno 16 di ciascun mese.
Al termine del contratto, il titolare di assegno deve presentare una relazione sull’attività svolta, la quale, debitamente vidimata dal responsabile dell’attività di ricerca verrà inviata all’Ufficio Ricerca, per il tramite del Direttore della Struttura.
Il pagamento dell’ultima
rata dell’assegno è subordinato al deposito della predetta relazione.
Art.
9
Disciplina
del cumulo, incompatibilità, aspettative e interruzioni.
La titolarità dell’assegno non è compatibile con la partecipazione a corsi di laurea, laurea specialistica o magistrale, master universitari, dottorato di ricerca con borsa o specializzazione medica, in Italia o all’estero.
L’assegno, individuale e indivisibile, non può essere cumulato – a pena di decadenza – con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con quelle concesse da altre istituzioni nazionali o straniere utili a integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di ricerca dei titolari di assegni, oltre che con i proventi da attività professionali o rapporto di lavoro svolti in modo continuativo. Per tutta la durata dell’assegno è inibito l’esercizio di attività libero professionali o lo svolgimento in modo continuativo di rapporti di lavoro.
I titolari di assegni non possono svolgere incarichi di docenza universitaria, ufficiale o integrativa, conferiti, mediante contratto, ai sensi dell’art. 23 della Legge 30 dicembre 2010, n.240.
Lo svolgimento delle attività di cui ai commi 1, 2 e 3 comporta la decadenza dal contratto.
Fermo restando l’integrale assolvimento dei propri compiti, i titolari di assegni possono chiedere, in via eccezionale, di svolgere incarichi esterni, anche nell’ambito di convenzioni dell’Ateneo, previa autorizzazione dell’organo collegiale di direzione della struttura di afferenza, sentito il parere del responsabile dell’attività di ricerca, a condizione che l’incarico:
a) sia occasionale e di breve durata;
b) non comporti un conflitto di interessi con la specifica attività di ricerca svolta dal titolare di
assegno;
c) in relazione alle attività svolte non rechi, comunque, pregiudizio all’Ateneo.
I titolari degli assegni che intendono svolgere, ovvero continuare a svolgere, un’attività lavorativa comportante prestazioni rese a titolo gratuito presso associazioni di volontariato o cooperative a carattere socio-assistenziale senza scopo di lucro, possono espletare tale attività senza bisogno di preventiva autorizzazione, fermo restando, in ogni caso, l’integrale assolvimento dei propri compiti di ricerca.
Il dipendente in servizio presso amministrazioni pubbliche, titolare di assegno di ricerca, è collocato in aspettativa senza assegni.
L’attività di ricerca e l’assegno possono essere sospesi in caso di gravidanza e malattia. Tali periodi non rilevano, comunque, ai fini della durata complessiva dell’assegno. Non costituisce sospensione e, conseguentemente, non va recuperato un periodo complessivo di assenza giustificata non superiore a 30 giorni in un anno.
Art.
10
Frequenza
dei titolari di assegni ai corsi di dottorato di ricerca
Il titolare di assegno può frequentare corsi di dottorato di ricerca senza borsa con sede amministrativa presso l’Università degli Studi della Tuscia o in Università ad essa consorziate, fermo restando il superamento delle prove di ammissione al dottorato medesimo.
A tal fine, il Senato Accademico, su proposta motivata del Coordinatore responsabile del corso di dottorato di ricerca, approvata dal Consiglio del Dipartimento presso il quale afferisce il corso, stabilisce, per ogni ciclo attivato, previa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il numero massimo dei posti in soprannumero da riservare ai titolari di assegni ammessi a frequentare i corsi di dottorato.
I titolari di assegni di
cui al presente regolamento, vincitori del concorso di ammissione al dottorato
di ricerca non usufruiscono delle corrispondenti borse di studio che vengono
devolute – nel limite dei posti soprannumerari di cui al precedente comma –
agli idonei utilmente collocati nelle graduatorie di merito del dottorato di
ricerca.
Art.
11
Modalità
e procedure per il rinnovo
Gli
assegni di cui al presente bando possono essere rinnovati con lo stesso
contraente nel limite massimo previsto dall'art. 9 del Regolamento per il
conferimento degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca.
L'eventuale
rinnovo, sulla base delle esigenze della struttura alla quale afferisce il
programma di ricerca, dovrà essere richiesto dal responsabile dell'attività di
ricerca almeno tre mesi prima della scadenza del contratto.
Art.12
Pubblicità della procedura selettiva
Il bando relativo alla presente
procedura selettiva verrà pubblicato mediante affissione all’Albo del
Dipartimento, nonché attraverso il sito web dell’Ateneo, del MIUR e dell’Unione
Europea:
http://www.unitus.it/amm/bandi/concorsi_assegni.htm
Art.
13
Responsabile
del procedimento
Responsabile
del procedimento è il prof. Elio D’Auria, Direttore del Dipartimento, Largo
Università, snc, Viterbo – tel. 0761 357629 – fax 0761 357096 – disbec@unitus.it.
Viterbo,
5.7.2011
IL
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Prof. Elio D’Auria
ALLEGATO
1
SCHEMA
DA SEGUIRE NELLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA
(da
inviarsi su carta libera)
Al Direttore del Dipartimento di Scienze dei
Beni Culturali
Università
degli Studi della Tuscia
Largo
Università, snc
01100
Viterbo
Il sottoscritto (1)
………………………………………… nato a ……………………………………. (provincia di ……. ) il …………… e
residente in …………………………………..C.A.P. ……….. (provincia di ……..) Via
…………………………………………… n. …….. tel. ………………... ,
C H I E D E
di essere ammesso alla selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'attribuzione di un assegno per la collaborazione ad attività di ricerca presso l'Università degli Studi della Tuscia avente ad oggetto “I monumenti, la produzione pittorica, i mosaici e l'opus sectile della Palermo normanna, con particolare riferimento del Palazzo Reale”.
A tal fine lo
scrivente dichiara sotto la propria responsabilità:
·
di essere cittadino italiano (3) o di uno
Stato membro della Comunità economica europea o cittadino extracomunitario;
·
di essere in possesso della laurea in (4)
………………….. conseguita in data ………….. presso l'Università di …………………………………….. con
il punteggio di……………;
·
di essere in possesso del diploma di
dottore di ricerca in ………………………………….(3) conseguito il …………… (ovvero di aver
superato in data ……………. l'esame finale per il conseguimento del titolo di
dottore di ricerca in …………………………..……………..) presso l'Università di
…………………………………………., sede amministrativa del dottorato;
·
di non essere dipendente di ruolo degli
Enti indicati al primo comma dell'art. 3 del bando;
·
di richiedere i seguenti benefici di cui
alla legge 104/92 ....................................................... e a
tal fine allega certificazione relativa al proprio handicap (5);
·
di avere adeguata conoscenza della lingua
italiana; (limitatamente ai cittadini stranieri).
Il
sottoscritto allega alla presente domanda:
§
certificato di laurea con l'indicazione
delle votazioni riportate nei singoli esami di profitto e nell'esame di laurea,
§
certificato comprovante l'acquisizione
del titolo di dottore di ricerca o l'avvenuto superamento dell'esame finale per
il conseguimento del titolo di dottore di ricerca con l'indicazione del corso
seguito, qualora posseduto,
§
documenti e titoli, unitamente ad un
elenco degli stessi, che si ritengono utili ai fini della selezione (diplomi di
specializzazione, attestati di frequenza di corsi di perfezionamento
post-lauream, conseguiti in Italia o all'estero, borse di studio o incarichi di
ricerca sia in Italia che all'estero, ecc..),
§
pubblicazioni e relativo elenco, tesi di
laurea, ecc.
§
curriculum della propria attività
scientifica e professionale.
Il
sottoscritto chiede inoltre che tutte le comunicazioni relative alla presente
selezione siano inviate al seguente indirizzo, impegnandosi a segnalare
tempestivamente ogni variazione del medesimo:
- nome e cognome;
- via
..................... n. ... tel. ...../..........;
- C.A.P. ...... città
....................... (provincia ........).
Data ..........
Firma
....................
=============================
(1)
Le donne sposate devono indicare
nell'ordine: cognome da nubile, cognome del marito, nome;
(2)
specificare con precisione il programma
di ricerca a cui si intende partecipare; i candidati dovranno produrre una
singola domanda per ogni programma a cui intendono partecipare;
(3)
ovvero di essere equiparato ai cittadini
dello Stato in quanto italiano non appartenente alla Repubblica.
(4)
Per i partecipanti in possesso di titoli
di studio conseguiti all'estero l'equipollenza dei titoli sarà deliberata dal
senato accademico. A tal fine i candidati dovranno allegare ai titoli la
traduzione in lingua italiana e la dichiarazione di valore dei titoli nel Paese
dove sono stati conseguiti, rilasciata dall'Ambasciata italiana del posto,
nonché‚ il relativo curriculum degli studi e gli esami sostenuti.
(5) Tale dichiarazione deve essere resa unicamente dai portatori di handicap che intendano usufruire dei benefici di cui all'art. 20 della legge 104/92.
n.b. I candidati cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione
europea possono dimostrare la conformità all’originale dei documenti e dei
titoli mediante dichiarazione sostitutiva come previsto dall’art. 2 del D.P.R.
20.10.1998, n. 403. Possono altresì dimostrarne il possesso mediante la forma
delle dichiarazioni sostitutive consentite dalla legge 4.11.1968, n. 15 e dal D.P.R. 20.10.1998, n.
403.
A tali fini i candidati possono compilare l’allegato 2 al presente
bando.
ALLEGATO 2
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
IL
SOTTOSCRITTO
Cognome __________________________________________________________________________
(per le donne indicare il cognome da nubile)
nome ______________________________ codice fiscale ___________________________________
nato a ____________________________ (provincia ______________ ) il __________________
attualmente residente a _______________________________________ (provincia ______________)
indirizzo ___________________________________ c.a.p. ____________ telefono n. ____________
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi degli articoli 483, 495,496 del codice penale e delle leggi speciali in materia
DICHIARA
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Luogo e data ________________________
Il dichiarante
ALLEGATO 3
DICHIARAZIONE
SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO AI SENSI DELL’ARTICOLO 47 DEL D.P.R. 28.12.2000 N. 445.
__ll sottoscritt____________________________________________________________
(cognome e nome)
nato/a a ____________________ prov._________ il _____________________________e
residente________________________Via________________________________________________________________________________________________________
consapevole che, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, e consapevole che ove i suddetti reati siano commessi per ottenere la nomina a un pubblico ufficio, possono comportare, nei casi più gravi, l’interdizione dai pubblici uffici
di non avere
alcun grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un
professore appartenente al Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali, ovvero
con il Rettore, Direttore Amministrativo, o un componente del Consiglio di
Amministrazione dell’Ateneo.
Data,_____________________
Il dichiarante
(1) Si rammenta di allegare copia fotostatica di un valido documento di identità.
(2) La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, completa di tutti gli elementi utili per la valutazione, deve essere sottoscritta davanti al dipendente addetto a ricevere la documentazione, oppure, presentata o spedita già sottoscritta, in allegato alla domanda, unitamente alla copia fotostatica del documento d’identità del dichiarante medesimo.